Esenzione bollo auto e invalidità, addio all’agevolazione se non esegui questo passaggio fondamentale

L’esenzione dal pagamento del bollo auto e l’invalidità sono strettamente correlate ma solamente al verificarsi di specifiche condizioni.

Piccoli errori o inconsapevolezze rischiano di limitare l’accesso a prestazioni dedicate ai cittadini con disabilità.

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InformazioneOggi.it

Lo Stato italiano tutela i soggetti invalidi con numerose agevolazioni e prestazioni di natura economica e assistenziale. Per avervi accesso, però, occorrerà rispettare specifiche condizioni e seguire corretti procedimenti di invio della richiesta. Il rischio di non accedere ad un beneficio pur avendone diritto è alto anche a causa delle difficoltà di comprensione della normativa. Già il solo differenziare l’invalidità, la disabilità, l’handicap, le percentuali assegnate con riferimento all’ambito lavorativo e alla sfera personale crea confusione negli interessati. Per non parlare delle prestazioni da richiedere sulla base dell’invalidità riconosciuta e degli importi spettanti. Insomma, il tema è complesso e deve essere approfondito per evitare di aver negato un diritto. Oggi, per esempio, scopriremo la correlazione tra l‘esenzione dal pagamento del bollo auto e l’invalidità.

Una lettrice, nello specifico, chiede “Vorrei sapere se mio marito titolare di Legge 104, articolo 3 comma 3, ha diritto alle agevolazioni in oggetto (esenzione bollo auto e IVA al 4%). Faccio presente che il riconoscimento di tale beneficio è avvenuto da parte del tribunale con Decreto di omologa e – a differenza dei verbali rilasciati dalla Commissione – non riporta la dicitura specifica relativa alle agevolazioni in oggetto“.

Esenzione bollo auto e invalidità, la correlazione

La Legge 104 /92 disciplina la normativa di riferimento per l’assistenza, l’integrazione e i diritti dei disabili affetti da handicap. Per avere diritto alle agevolazioni previste dalla Legge 104 articolo 3 comma 3 sarà necessario – così si legge nella norma – essere in possesso del certificato di accertamento dell’handicap emesso dalla Commissione Medica INPS presso la ASL e dai medici dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.

Più precisamente con riferimento ai disabili con grave limitazione delle capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni la Legge richiede la copia del verbale rilasciato dalla citata Commissione nella quale risulti che il soggetto si trova in situazione di handicap grave. Tale disabilità può essere legata ad una patologia che comporta una grave limitazione permanente della capacità di deambulazione. In alternativa è ammessa la sentenza/Decreto di omologa del Tribunale a condizione di essere in possesso della perizia del Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU) nominato dal Giudice.

Essendo in possesso, dunque, della copia di verbale della Commissione INPS oppure del Decreto di omologa e della perizia del CTU si potrà avere accesso alle prestazioni previste dalla Legge 104, articolo 3 comma tre.

Agevolazioni previste dalla Legge 104, articolo 3, comma tre

Una volta accertata l’invalidità grave e aver ottenuto il riconoscimento della Legge 104, articolo 3 comma tre sarà possibile richiedere diversi benefici. Tra questi troviamo l’IVA agevolata al 4% a cui ha accennato la lettrice nel suo quesito. Più in generale, i soggetti invalidi hanno diritto all’agevolazione IVA e Irpef per l’acquisto di sussidi informatici e tecnici a condizione che siano utili per la riabilitazione del richiedente e per la sua inclusione nella società.

Ma come non citare le altre agevolazioni concesse come l’accompagnamento (a condizione che si effettui una visita specifica), i permessi 104 e il congedo straordinario per lavoratori disabili e caregiver, i contributi figurativi per anticipare il pensionamento, le detrazioni IRPEF per familiari a carico, il Bonus ristrutturazione per l’eliminazione delle barriere architettoniche e le spese detraibili e deducibili. E l’esenzione dal pagamento del bollo auto?

Chi ha diritto all’esenzione bollo auto

L’esenzione bollo auto spetta con riferimento all’invalidità accertata ai sensi della Legge 104/92. Possono richiederla tutti i soggetti con ridotte o impedite capacità motorie, con disabilità psichica o mentale, i non vedenti, gli ipovedenti gravi, i sordomuti assoluti e gli invalidi con pluriamputazioni.  Come si legge nella guida alle agevolazioni definita dall’Agenzia delle Entrate, l’esenzione può essere accordata sia se l’auto è intestata al disabile sia se l’intestatario è un familiare che lo ha a carico.

Condizione necessaria è che il mezzo abbia cilindrata inferiore a 2.800 centimetri cubici con motore diesel o ibrido, 2 mila centimetri cubici con motore a benzina e potenza sotto i 150 kW con motore elettrico (stessi requisiti per usufruire dell’IVA al 4% sulle spese di acquisto o adattamento del veicolo).

Se il disabile possiede più veicoli l’esenzione potrà essere applicata solamente su un mezzo a scelta. Trattandosi di un’esenzione permanente, l’interessato dovrà presentare solamente il primo anno tutta la documentazione necessaria al fine di attestare l’invalidità che dà diritto all’agevolazione. Ogni Regione può limitare o ampliare l’accesso alla misura. Di conseguenza è consigliabile rivolgersi all’ACI o all’ente di competenza regionale per avere più informazioni sui requisiti da soddisfare.

Attenzione ad un dettaglio

La presentazione della documentazione dovrà avvenire entro novanta giorni dalla scadenza del termine ultimo entro cui si dovrebbe effettuare il pagamento. Una volta accettata l’istanza l’esenzione varrà anche per gli anni successivi senza necessità che il titolare rinnovi la domanda o invii nuova documentazione. Attenzione ad un particolare o meglio ad un obbligo.

Qualora le condizioni di accesso alla prestazione dovessero mutare – per esempio l’auto viene venduta – l’interessato dovrà comunicarlo all’ente di competenza.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

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