Invalidità parziale: quando è riconosciuta? I benefici che riserva sono numerosi

L’invalidità parziale assicura una serie di agevolazioni economiche e lavorative. Ecco quali sono e in che modo si richiedono.

Il nostro ordinamento distingue tra due tipologie di invalidi: totali e parziali. I primi sono quelli con una percentuale di invalidità del 100%, mentre i secondi sono quelli con una percentuale compresa tra il 75% e il 99%.

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In cosa consiste l’invalidità parziale? – InformazioneOggi.it

Non tutti, però, sanno che anche con l’invalidità parziale si possono ottenere numerosi vantaggi. Scopriamo in cosa consistono e quali sono i requisiti per richiederli.

Agevolazioni economiche e pensione anticipata con invalidità parziale

Coloro ai quali è stata riconosciuto un grado di invalidità superiore al 75% ma inferiore al 100% hanno diritto all’Assegno Ordinario di Invalidità.

Assegno invalidità
Come ottenere l’Assegno in caso di rifiuto – InformazioneOggi.it

La misura, tuttavia, non è aperta a tutti ma solo agli iscritti ad una Gestione INPS in possesso di almeno 5 anni di contributi, di cui 3 accreditati nell’ultimo quinquennio.

L’ammontare dell’Assegno varia in base all’anzianità contributiva proprio come la pensione, ma viene ridotto se risulta superiore a 4 volte il trattamento minimo.

La prestazione, inoltre, consente lo svolgimento di un’attività lavorativa.

In alternativa, è possibile richiedere la pensione di invalidità civile, se si ha un reddito minore di 5.391 euro.

Per il 2023, la cifra di tale prestazione è di 313,91 euro, che si tramuta in Assegno Sociale al raggiungimento dei 67 anni (età pensionabile).

L’invalidità parziale consente anche l’accredito della cd. maggiorazione contributiva. In pratica, per ciascun anno lavorato vengono riconosciuti 2 mesi di contributi figurativi ulteriori, fino a un massimo di 5 anni.

Gli invalidi parziali hanno diritto all’APE Sociale, un sussidio erogato ai contribuenti che hanno almeno 63 anni, fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia. Sono richiesti anche 30 o 36 anni di contribuzione, in base alla categoria di appartenenza.

La prestazione viene determinata secondo i sistemi di calcolo della pensione futura ma, in ogni caso, non può essere superiore a 1.500 euro al mese.

L’APE Sociale è compatibile con lo svolgimento di un’attività lavorativa, solo se non si superano gli 8 mila euro di reddito come dipendente o parasubordinato oppure i 4.800 euro, come lavoratore autonomo.

L’invalidità superiore al 74% da accesso alla pensione anticipata per i lavoratori precoci, la cd. Quota 41.

La misura è ottenibile con 41 anni di contribuzione e se si possiedono almeno 12 mesi di contributi prima dei 19 anni di età.

Vantaggi in ambito lavorativo: collocamento mirato, scelta della sede lavorativa e congedo per cure

Con un’invalidità pari al 46% si può beneficiare del collocamento mirato, ai sensi della Legge n.68/1999.

Consiste nell’inserimento delle cd. categorie protette. A tale scopo, l’invalido deve recarsi presso il Centro per l’Impiego e presentare il verbale di invalidità e la relazione della Commissione ASL.

Gli invalidi parziali, inoltre, possono essere impiegati nelle quote riserva, cioè nei posti che ogni azienda deve destinare alle categorie protette.

L’invalidità superiore al 67% è anche il requisito per la scelta prioritaria della sede di lavoro, destinata agli impiegati pubblici.

Tra le agevolazioni lavorative, infine, rientra il congedo per cure, consistente in un periodo di assenza giustificata dal lavoro di 30 giorni all’anno.

Invalidità parziale: i benefici fiscali e sanitari

Gli invalidi parziali hanno diritto a protesi e ausili, utili per le patologie che hanno portato alla concessione dello stato di invalidità da parte della Commissione medica.

Allo stesso modo, possono richiedere l’esenzione totale dal pagamento del ticket sanitario, relativo alle prestazioni mediche specialistiche correlate alla malattia posseduta.

Indipendentemente dal grado di invalidità, la Commissione medica potrebbe inserire nel verbale il diritto al contrassegno parcheggi per disabili.

Infine, nel caso di riconoscimento sia dell’invalidità parziale sia della condizione di handicap, spettano i benefici stabiliti dalla Legge 104.

In particolare, con l’handicap senza connotazione di gravità, si ha diritto a:a

  • gevolazioni per le auto;
  • esonero dal lavoro notturno;
  • IVA agevolata al 4% e detrazione IRPEF al 19%;
  • esenzione dal bollo auto e dall’imposta di trascrizione nel Pubblico Registro Automobilistico.

Con l’handicap grave, invece, si ha diritto a:

  • permessi retribuiti e congedo straordinario biennale;
  • scelta della sede di lavoro più vicina alla propria abitazione;
  • rifiuto del trasferimento in un altro luogo di lavoro.
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