Esenzione bollo auto e disabilità: non sempre serve lo stato di handicap grave

L’esenzione dal pagamento del bollo auto è una delle agevolazioni fiscali previste per le persone con disabilità. Vediamo i requisiti da soddisfare per avervi accesso.

Tra le agevolazioni per il settore auto dedicate ai titolari di Legge 104 troviamo l’esenzione bollo auto.

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Essere esenti significa non dover affrontare una spesa che spesso risulta essere anche onerosa. I cittadini con invalidità o disabilità possono contare su diverse tipologie di esenzioni riguardanti vari ambiti. Con riferimento, per esempio, all’ambito sanitario è prevista l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario per gli invalidi civili. I titolari di Legge 104, invece, possono contare sull’intera deducibilità dal reddito complessivo delle spese mediche generiche nonché quelle di assistenza specifica.

Passando al settore auto troviamo, invece, l’esenzione dal pagamento dell‘imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà e l’esenzione permanente del bollo auto. Nello specifico, il bollo non si paga solamente con riferimento a veicoli di cilindrata fino a

  • 2 mila centimetri cubici se con motore a benzina o ibrido,
  • 2.800 centimetri cubici se con motore diesel o ibrido,
  • 150 kW di potenza se con motore elettrico.

Per godere dell’agevolazione, però, occorrerà rispettare specifiche condizioni. Un lettore dice “Ho invalidità riconosciuta al 67%, Legge 104 articolo tre comma 1. Non mi hanno concesso l’esenzione dal bollo perché il verbale non riporta la dicitura grave“.

Esenzione bollo auto e disabilità, serve la condizione di gravità?

Nella guida alle agevolazioni fiscali redatta dall’Agenzia delle Entrate si legge la documentazione da presentare per ottenere l’esenzione bollo auto. In generale, a richiedere il beneficio sono tutti i cittadini ai quali è stato riconosciuto lo status di soggetto disabile ai sensi della Legge 104/92.

L’articolo tre specifica come si intenda cittadino con handicap colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale stabilizzata o progressiva che comporta difficoltà di apprendimento, di relazione o integrazione lavorativa e, di conseguenza, un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.

L’articolo tre, poi, ha due commi. Il numero 1 riconosce l’invalidità ma non una situazione di gravità. Il comma tre riconosce l’invalidità di tipo grave. In base alla disabilità riconosciuta si potrà ottenere o meno l’esenzione bollo auto.

Condizione di handicap e agevolazione fiscale

  • I soggetti non vedenti e sordi potranno godere dell’agevolazione presentando un certificato rilasciato dalla Commissione Medica pubblica attestante la condizione (comma 1 e comma 3),
  • le persone con handicap psichico o mentale dovranno aver certificato nel verbale di handicap lo stato di gravità (articolo tre comma tre) ed essere titolari di indennità di accompagnamento,
  • per i soggetti con grave limitazione della capacità di deambulazione o pluriamputati dovranno nel verbale dovrà risultare la situazione di gravità (articolo tre comma tre) derivante da patologie che comportano una limitazione della deambulazione,
  • le persone affette da sindrome di Down dovranno essere titolari dell’indennità di accompagnamento.

Dicitura sul verbale di disabilità per ottenere l’esenzione bollo auto

Le persone con disabilità psichica o mentale godranno dei benefici unicamente se accertata la gravità. A tale scopo il certificato dovrà evidenziare chiaramente la gravità della patologia nonché la natura psichica o mentale della stessa. Non è sufficiente, per esempio, la dicitura “con totale e permanente inabilità lavorativa e con necessità di assistenza continua, non essendo in grado di svolgere i normali atti quotidiani della vita” in quanto non definisce la condizione richiesta dalla normativa.

I soggetti con limitazione grave della capacità di deambulazione o pluriamputati dovranno avere un verbale riportante la scritta “l’impossibilità a deambulare in modo autonomo o senza l’aiuto di un accompagnatore” più il riferimento alla gravità della patologia.

Ricordiamo che essendo il bollo auto una tassa regionale, ogni Regione può ampliare la platea dei beneficiari ad esempio inserendo tra i richiedenti persone disabili escluse dalla normativa. Sul portale dell’ACI si potranno conoscere i requisiti richiesti regione per regione al fine di verificare se spetta l’agevolazione o meno.

Puntualizzazioni sull’agevolazione fiscale

L’esenzione bollo auto spetta sia nel caso in cui l’auto risulta intestata alla persona con disabilità sia qualora l’intestatario risulti essere il familiare che lo ha a carico. Se il disabile possiede più veicoli, l’agevolazione spetta per uno solo di essi. La targa andrà indicata in fase di presentazione della domanda (presso un ufficio ACI o un ufficio Tributi oppure dell’Agenzia delle Entrate.

Per quanto riguarda la citata domanda, il disabile dovrà presentare solamente per il primo anno la documentazione necessaria attestante l’invalidità trattandosi di un handicap permanente e grave. L’inoltro dovrà avvenire entro 90 giorni dalla scadenza del termine entro il quale andrebbe pagato il bollo auto. Qualora i requisiti di accesso venissero meno, sarà compito della persona con disabilità informare immediatamente gli uffici competenti.

Concludiamo con una puntualizzazione sul familiare a cui spetta l’esenzione. Dovrà essere lui a sostenere la spesa ma c’è un’altra condizione fondamentale da rispettare. La persona con disabilità dovrà essere a suo carico (reddito inferiore a 2.840,51 euro o 4 mila euro se sotto i 24 anni).

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

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