Tassi di interesse: aumenta il peso dei prestiti, i mutui quasi raddoppiati

È il quadro che emerge dal Dossier mutui e credito al consumo, realizzato dalla Federazione Autonoma Bancari Italiani.

La Fabi ha rivelato così gli effetti dell’aumento dei tassi d’interesse decisi dalla Bce, ancora in grado di aggravare nei prossimi mesi il peso economico dei prestiti.

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Le famiglie indebitate in Italia, sono 6,8 milioni, pari al 25% del totale. Sono numeri importanti considerando che quasi il 50% di esse figura vincolata da un mutuo. Un prestito che vale una vita di risparmi e di lavoro è difficile da recuperare in caso di insolvenza del creditore.

Proprio sui finanziamenti delle famiglie incide la riunione della Banca Centrale Europea del 2 febbraio. L’aumento dei tassi dello 0,5% incide su quello dei depositi al 2%, sui rifinanziamenti principali al 2,5% e sui prestiti marginali arrivati al 2,75%.

Tassi di interesse; l’ottimismo del mercato e il pessimismo delle famiglie

Oltreoceano la Federal Reserve ha rialzato i tassi di interesse di 25 punti base, rallentando il ritmo degli aumenti per la buona riuscita della politica contro l’inflazione. Dopo il discorso di Powell.

Il mercato ha guardato con fiducia il futuro, l’ottimismo del messaggio ha fatto puntare l’attenzione sul bicchiere mezzo pieno. Non sarà lo stesso per la Bce e la Boe, la banca centrale inglese, che difficilmente sul breve termine attenueranno i loro toni.

La banca centrale americana ha aggiunto che i recenti indicatori mostrano una crescita modesta di consumi e produzione, l’attività economica rallenta e per questi motivi gli aumenti dei tassi riporteranno presto l’inflazione al 2% come stabilito.

Da marzo 2022, la Fed ha aumentato i tassi di interesse otto volte; insieme alla BCE ha così aumentando gli oneri finanziari nella speranza di frenare la domanda.

Ad avere maggiore incidenza è in Italia, il tasso di interesse per il credito al consumo; passa in poco più di un anno dall’8,1 al 10,9%. Per avere un termine di paragone acquistare un’automobile da 25.000 euro interamente a rate, con un finanziamento da 10 anni, ha un costo totale che passa da 37.426 euro a 42.272 euro.

Non certo una cifra insostenibile soprattutto se spalmata nell’arco di un decennio; tuttavia, si tratta dell’ennesima decurtazione del reddito che si aggiunge al generale incremento del costo della vita. Questo certo non fa bene alla capacità di spesa della classe media.

Quasi raddoppiati gli interessi dei mutui a tasso fisso

I rialzi decisi degli attuali tassi di interesse colpiscono coloro che hanno accesso un nuovo mutuo a tasso fisso. Gli interessi sono quasi a raddoppiati passando dal 1,8 al circa il 4%, mentre per il tasso variabile la rata mensile è salita del 24%. In termini economici la Fabi stima che per un prestito da 150 mila euro della durata di 20 anni la rata mensile sia salita di 160 euro.

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Ancora peggio per i mutui a tasso variabile accesi prima dei rialzi dei tassi di interesse, quindi precedenti al 2022. Per queste famiglie le rate sono cresciute in media del 43%.

A fare i conti in vista del direttivo dell’Eurotower in agenda giovedì sono quindi  soprattutto quei 3 milioni e mezzo di cittadini italiani con un mutuo acceso.

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