Vialli e il Tumore al Pancreas, i sospetti e le domande su questa malattia che non dà scampo

Le cronache di questi giorni raccontano della vicenda di Vialli e il Tumore al Pancreas che l’ha colpito, e che non gli ha dato scampo.

Oltre al dolore per la perdita umana, però, cominciano a sorgere degli interrogativi sulla terribile malattia che sta colpendo sempre più persone.

Vialli e il Tumore al Pancreas
InformazioneOggi

Secondo gli ultimi dati, infatti, il carcinoma del pancreas è in aumento su tutta la popolazione, maschile e femminile. Questo tipo di tumore rientra tra i più letali soprattutto a causa del fatto che quando compaiono i sintomi è già spesso troppo tardi.

Ma perché viene il tumore al pancreas? Anche sulle cause o sui fattori di rischio gli scienziati non hanno ancora un perché preciso. Sono molti gli studi fatti in passato e a tutt’oggi che cercano di capire come mai insorga la malattia, ma per ora sono solo ipotesi.

Oltre ai dubbi già esistenti, poi, si aggiunge un altro terribile sospetto: e se fossero (anche) i vaccini anti-covid a innescare i tumori? Alcune teorie, divulgate da una nota oncologa, ci rivelano che forse la proteina Spike dei vaccini causa infiammazioni e favorisce l’insorgere di varie forme di cancro, o la riattivazione di quelli tenuti sotto controllo dalle cure.

Un’ipotesi agghiacciante ma che deve essere presa in considerazione da chi di dovere, per trovare la soluzione all’epidemia di cancro che sta emergendo nel nostro Paese.

Come si manifesta un carcinoma al Pancreas e come mai è così mortale?

Al vaglio degli scienziati ci sono diverse teorie e fattori di rischio che aumentano le possibilità di un carcinoma al Pancreas. Le persone diabetiche, che fumano e bevono alcol, che adottano una dieta ricca di grassi e che hanno familiarità (anche di altri tipi di tumore) sono i soggetti che dovrebbero controllarsi di più.

L’unica arma che abbiamo ad oggi è sicuramente la prevenzione, per la quale l’adottare un’alimentazione sana è sicuramente un punto cardine. Ma anche questo, per adesso, non basta.

Purtroppo, come ci insegna la triste storia di Vialli e di altri personaggi famosi che sono deceduti a causa di questo tumore, non è facile interpretare le prime avvisaglie. Infatti inizialmente si possono avvertire disagi lievi, e scambiarli con semplici disturbi passeggeri. Solamente quando la malattia è in fase avanzata si osservano sintomi più evidenti. Ad esempio, come riporta il sito dell’AIRC, “perdita di peso e di appetito, ittero (colorazione gialla degli occhi e della pelle), dolore nella parte superiore dell’addome o nella schiena, debolezza, nausea o vomito“.

Il trend è purtroppo in aumento e anche in Italia si stanno osservando molti casi di questo tipo di neoplasia. A rischio soprattutto gli over 50 e gli anziani, e come detto sopra i diabetici e le persone che presentano cumuli di grasso addominali. Al di sotto dei 40 anni è più difficile l’insorgenza.

Va da sé, però, che personaggi atletici come l’ex calciatore deceduto pochi giorni fa, dovrebbero essere meno a rischio. E invece, cominciano a sorgere ulteriori dubbi su come mai uomini sani e moltissimi calciatori si stanno ammalando di una così terribile malattia.

Vialli e il tumore al Pancreas, i sospetti sui trattamenti sanitari degli ex-calciatori

A seguito della morte del noto calciatore, è emerso che proprio la categoria di sportivi è a rischio di numerose malattie. E che dal 2005 ad oggi molti ex giocatori di calcio sono deceduti per mali fatali: tumore al pancreas e al fegato, leucemia e SLA.

Analizzando i dati, dunque, comprendiamo facilmente che vanno contro alle affermazioni degli studiosi, che ci dicono che a rischio tumore sono i soggetti che conducono una vita fatta di eccessi.

Le parole del presidente della Lazio, Claudio Lotito, ci fanno capire che forse in ballo c’è qualcosa di più: un’alimentazione iperproteica potenzialmente dannosa, l’adozione di cure e terapie mirate per i calciatori, o forse il troppo stress? Ma le teorie sono per il momento solamente ipotesi senza fondamento scientifico, come ammette lo stesso Lotito.

Riferisce infatti in un’intervista che comunque c’è qualcosa da cominciare ad analizzare“Penso che dobbiamo approfondire alcune tematiche, ricorrono troppo spesso alcune malattie che potrebbero essere legate al tipo di stress e di cure. Stiamo parlando del nulla, non c’è nessun discorso scientifico, certo ci dobbiamo porre l’interrogativo sul perché accadono queste cose in modo ricorrente. Accadono anche nella vita ordinaria, ma su dei fisici possenti e forti è più difficile che possano accadere. Mi auguro non ci sia nessun nesso però ci dobbiamo porre degli interrogativi a 360° per approfondire alcuni tipi di malattie che cominciano a essere numerose nel nostro mondo”.

A quale nesso fa riferimento Claudio Lotito? Sicuramente qualche fattore scatenante così tanti tumori c’è. E chissà che col clamore di quanto sta accadendo non si arrivi a comprendere i motivi per cui stanno avvenendo così tante morti per tumori e altri mali terribili.

(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)

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