Cartelle esattoriali, saldo e stralcio: i debiti che non si dovranno più pagare

Il saldo e stralcio inerente alle cartelle esattoriali sta facendo molto discutere, inoltre la soglia potrebbe essere alzata ulteriormente: cosa non si dovrà pagare?

Come in tantissimi sicuramente già sapranno, di recente il saldo e stralcio inerente alle cartelle esattoriali ha fatto molto discutere. Ma cosa non si dovrà pagare? Ecco cosa c’è da sapere in merito e la nuova possibile ipotesi.

cartelle esattoriali
Informazione Oggi

Sono diverse le novità inerenti alle cartelle esattoriali arrivate durante l’ultimo periodo. Com’è noto, al momento, vi è già prevista la soglia di 1.000 euro entro cui coloro che hanno un debito fiscale inerente agli anni 2000/2015 lo vedranno cancellato ed in questo caso non sarà necessario fare alcuna richiesta.

Di recente, però, pare sia arrivata voce di un’ulteriore rialzo inerente al limite entro cui le cartelle potrebbero essere eliminate e questo potrebbe essere di 1.500 euro.

Il punto è sempre lo stesso e cioè la pace fiscale. In questo modo si potrebbe andare incontro alle persone che si trovano in difficoltà economica.

Il suggerimento inerente al saldo e lo stralcio delle cartelle esattoriali è pervenuta dalla Lega di Matteo Salvini. Questi avrebbero anche proposto un innalzamento della soglia a 1.500 euro trovando quasi tutti i membri del centro destra d’accordo.

Cartelle esattoriali, saldo e stralcio: ma cosa non andrà pagato?

Proprio inerente alle possibili novità che il nuovo esecutivo potrebbe introdurre, molti dubbi sono stati sollevati in merito ad Opzione Donna ma potrebbe esservi un dietro front: ecco di cosa si tratta.

Ritornando all’argomento cardine di questo articolo, in molti potrebbero chiedersi quali sono le cartelle esattoriali che potrebbero dunque essere estinte a breve senza fare alcuna richiesta.

Tra queste vi sarebbe inserito anche il bollo auto e alcune sanzioni. Ma non solo, infatti, la sanatoria inerente al prossimo anno includerebbe anche IMU e TARI, tasse che si pagano in ogni comune.

La nuova sanatoria includerebbe dunque le sanzioni non pagate entro il 31.12.2015. Di conseguenza, sarà cura  dell’Agenzia delle Entrate depennarle in automatico.

Per comprendere se si possa rientrare o meno in quest’ultima sanatoria, e di conseguenza tenere il polso riguardo alla propria situazione fiscale, basterà solamente utilizzare il proprio SPID ed accedere all’area riservata.

Le possibili novità

Anche questa volta, come accade di solito quando si parla di tema dei condoni, vi sono i vari partiti politici che si scontrano, tra chi è pienamente d’accordo e chi non lo è assolutamente.

Alcuni, infatti, pensano che cancellare tali debiti non risulta essere una buona idea soprattutto perché non vi sono altre persone che invece le multe le hanno sempre pagate regolarmente.

Altri invece sostengono le nuove posizioni dell’Esecutivo perché credono che coloro che non hanno magari pagato alcune multe da qualche centinaio di euro non siano in automatico degli evasori.

La soluzione dunque potrebbe essere quella di non inviare di continuo solleciti per vecchie sanzioni non pagate, ma concentrarsi a recuperare le somme che riguardano tempi più recenti. Vi è anche da considerare che nel 2011 l’Agenzia ha già estinto alcuni debiti non più riscuotibili.

Dal prossimo 31.01.2023 si dovrebbe dunque procedere all’eliminazione delle cartelle esattoriali fino a 1.000 euro. Vi potrebbe essere anche l’ipotesi che la soglia sia alzata fino ad arrivare ad un massimo di 1.500 euro.

Inoltre, se vi sono cartelle che riguardano più tasse, sarà necessario esaminarle in maniera singola.

Proprio a causa di quest’ultima modalità che il partito con a Matteo Salvini avrebbe proposto di alzare la soglia a 1.500 euro. Infatti, se vi è un’imposta non pagata di settecento euro ed un altra di ottocento vi sarebbe comunque la possibilità di eliminare automaticamente la cartella esattoriale.

Cartelle esattoriali: quando comincerà l’eliminazione?

Per quanto concerne gli elenchi delle cartelle esattoriali con possibilità di estinzione, queste saranno trasmesse entro il 30.06.2023. Ma per quanto riguarda il resto dei debiti, cosa accadrà?

Al momento la soglia dovrebbe dunque essere di 1.000 euro, ma a prescindere ci si potrebbe chiedere cosa accadrà per le altre cartelle. In realtà, vi potrebbe essere un’ulteriore novità pensata dal nuovo esecutivo.

Forse non tutti lo sanno, ma dal prossimo 30.04.2023 vi è il termine ultimo per utilizzare la rottamazione quater. Con questa modalità vi è la possibilità di accedere ad interessi ridotti di solamente il due per cento inerenti alle rate.

Nella rottamazione quater vi è la possibilità per i soggetti interessati con debiti, ovvero quelli con cartelle entro il 30.06.2022, di pagare solamente la quota della somma ed in modo rateizzato. Di conseguenza, non vi saranno more.

In questo caso, però, vi è la necessità di inoltrare la richiesta perché non sarà fatto in maniera automatica. Questa potrebbe risultare una buona opzione per le persone che sono in possesso di cartelle con un valore maggiore rispetto al limite previsto.

Dopo che la domanda risulterà idonea, allora per il contribuente sarà possibile estinguere l’importo in una sola volta (entro il 31.07.2023) oppure a rate fino a cinque anni.

Se ill contribuente decide per la rateizzazione, allora è importante essere a conoscenza che in prima battuta si verserà il dieci per cento della somma in 2 rate. Una entro il 31.07.2023 e l’altra entro il 30.11.2023.

Per quanto concerne le somme inerenti al 2024 allora queste saranno versate il 28.02.2024, il 31.05.2024, il 31.07.2024 ed il 30.11.2024.

Chiaramente prima di scegliere una qualsiasi opzione è sempre meglio chiedere consiglio ad un consulente in materia che sicuramente saprà valutare ogni singolo caso.

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