La curcuma fa bene ma attenzione, si può rivelare ‘fatale’ per chi assume questi farmaci

Sono molti gli studi che confermano che la Curcuma fa bene al nostro corpo, tuttavia in alcuni casi si può rivelare davvero pericolosa.

La Curcuma è uno di quegli alimenti da sempre conosciuti dall’uomo per le notevoli proprietà “curative”. È conosciuta come spezia utile a contrastare le infiammazioni, così come altre divenute ormai tipiche della nostra alimentazione.

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Ma prima di integrare la dieta con la Curcuma è bene sapere che in determinate circostanze può causare effetti collaterali anche importanti.

La radice della Curcuma viene usata da sempre da molti popoli, soprattutto in Asia. Ma nei secoli è arrivata anche sulle nostre tavole. Conosciuta anche come lo “zafferano indiano” si distingue da un sapore particolare e adatto a completare i sapori di diverse ricette. La Curcuma è perfetta per gli stufati, sulle verdure, nelle minestre, ma esalta in particolar modo l’aroma dei crostacei. Unita ad altre spezie crea mix inebrianti e intriganti, in grado di rendere speciale anche un piatto di verdure al vapore.

Oltre al comparto culinario però, questa spezia è nota per le sue proprietà benefiche. La sostanza principale contenuta nella Curcuma, la Curcumina, è da anni studiata dagli specialisti che ne hanno stilato una lunga lista di effetti positivi per l’organismo. Attenzione però, se assunta senza attenzione o consigli del medico, soprattutto se si assumono determinati farmaci, le cose possono cambiare in fretta.

La Curcuma fa bene ma attenzione a non assumerla in questi casi

Sono davvero tantissime le proprietà benefiche apportate dalla Curcuma. Che, lo ricordiamo, può essere assunta tramite il cibo, usando semplicemente la spezia, oppure attraverso integratori alimentari. Ne esistono molteplici, talvolta arricchiti con altre Vitamine o Sali minerali.

Assumere regolarmente la Curcuma significa innanzitutto aumentare le difese del sistema immunitario. Tutti i benefici sono dati, come spiegato sopra, dalla Curcumina. Questa sostanza è anche ritenuta un potentissimo antinfiammatorio. E se consideriamo che le infiammazioni sono la causa di molte patologie anche croniche, e persino dell’insorgere di determinati tumori, possiamo dire che la Curcuma aiuta a prevenire molte malattie.

La radice ha inoltre ottime proprietà antiossidanti, e dunque rallenta l’invecchiamento cellulare. I benefici si riscontrano su tutti gli organi vitali, e anche nel cervello. Molti specialisti convengono sul fatto che la Curcuma possa essere usata per prevenire il declino cognitivo.

Ma non è tutto perché la spezia dorata viene impiegata molto anche dalle donne. Le proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche la rendono perfetta per combattere i dolori e i gonfiori mestruali, le coliti, ma anche patologie come la cefalea edemicrania e la fibromialgia.

Non parliamo poi dei vantaggi di integrare la Curcuma durante una dieta ipocalorica. Questa spezia insaporisce ogni cibo e disincentiva l’uso del sale, dà sazietà e aiuta l’organismo ad affrontare lo stress della dieta, regalando energia e buonumore.

Quanta Curcuma devo assumere al giorno?

Solitamente i dosaggi previsti per gli adulti sono di una quantità compresa tra 1 e 3 grammi al giorno, assunti in 2-3 volte. Se parliamo invece della sostanza Curcumina, le dosi consigliate sono quelle di 500 mg. al giorno.

Per quanto riguarda i bambini, non ci sono generalmente contrindicazioni tranne l’età: al di sotto dei 2 anni non si consiglia di somministrare la Curcuma. Dai 3 anni in su il dosaggio è individuato nella metà di quello per gli adulti.

Come sempre, però, ricordiamo che chiunque voglia cominciare a integrare nella dieta questa spezia o gli integratori, dovrebbe rivolgersi al proprio medico curante. Anche se spezia e integratori non hanno bisogno di prescrizione. Questo perché ovviamente ogni soggetto è a sé stante e non si sa quale reazione possa avere l’organismo. Inoltre, ci sono dei casi in cui è proprio sconsigliato ricorrere a Curcuma e Curcumina. Ecco quando.

La Curcuma è una spezia dalle mille proprietà, ma in questi casi è melio starle “alla larga”

Come detto, ogni persona è diversa e nonostante la Curcuma sia definita dall’FDA come sostanza sicura qualcuno potrebbe avere effetti indesiderati. Parliamo di nausea, mal di stomaco, diarrea, e persino senso di vertigini. Inoltre dobbiamo distinguere l’uso della spezia come alimento dall’integratore, poiché in quest’ultimo sicuramente c’è maggior concentrazione di principio attivo.

Detto questo, i soggetti che soffrono di diabete dovrebbero evitare di assumere la Curcuma, poiché la spezia è nota per abbassare la glicemia. Anche le donne in gravidanza e allattamento possono mangiare tranquillamente cibi speziati con la Curcuma. Ma siccome mancano studi sugli effetti nel feto e nei lattanti a seguito di assunzione di integratori, meglio evitare.

Chi soffre di problemi alla Cistifellea, ostruzioni del dotto biliare, colangite, malattie del fegato, calcoli biliari e altre malattie a carico della bile diviene un soggetto troppo a rischio per la stimolazione della Curcuma proprio della secrezione biliare. Quindi, attenzione, sempre meglio parlare col medico curante

Chi invece è predisposto a emorragie e sanguinamenti meglio che eviti di assumere la Curcuma poiché questa spezia ha proprietà anticoagulanti. Idem se ci si è sottoposti ad un intervento chirurgico. Le suddette proprietà potrebbero rallentare la guarigione e cicatrizzazione delle ferite.

Anche per quanto riguarda problematiche di reflusso gastroesofageo la Curcuma non è adatta poiché potrebbe irritare ancora di più i soggetti predisposti. Inoltre chi assume la Curcuma dovrebbe sapere che la spezia potrebbe rallentare l’assorbimento del Ferro da parte dell’organismo. Quindi sempre meglio controllare i valori e la dieta nel suo insieme.

Per quanto riguarda la presenza di un tumore, ci sono dati discordanti che arrivano proprio dalla Scienza. Sebbene la Curcuma sembri offrire protezione dall’insorgere del cancro, in alcuni casi la sua azione potrebbe interferire con gli estrogeni e quindi causare l’effetto contrario. Nel dubbio, meglio non assumere la Curcuma se è in atto un tumore al seno, all’utero, il carcinoma ovarico, l’endometriosi o fibromi uterini.

Proprio perché la Curcuma agisce a livello ormonale, sembra che sia sconsigliato l’uso agli uomini che vogliono avere un figlio. La fertilità potrebbe subire uno “stop” a causa dell’azione della Curcuma sul testosterone.

Curcuma e interazione con i farmaci, ecco quando evitare di assumerla

Vi sono poi dei medicinali che sicuramente creano un conflitto con la Curcuma, quindi chi sta effettuando una terapia deve assolutamente interpellare il medico prima di assumere la spezia.

Ad esempio, chi prende farmaci antiacido come Pepcid, Nexium, Tagamet, Prevacid o Zantac dovrebbe fare molta attenzione perché la Curcuma potrebbe causare ancora più acidità di stomaco. La scoperta ci arriva dagli studiosi dell’Università del Maryland Medical Center.

Medicinali usati di frequente con all’interno principi attivi quali libuprofene, l’aspirina, il diclofenac (Voltaren, Cataflam e altri), il naproxene (Anaprox, Naprosyn ecc.), e il warfarin (Coumadin) non vanno assunti insieme alla Curcuma. Ciò a causa degli effetti anticoagulanti descritti più sopra, che si sommerebbero a quelli attivati da questi farmaci.

Le indicazioni, dunque, sono sempre le medesime. Per quanto una sostanza, una spezia o un alimento possano far bene alla salute, dobbiamo ricordarci sempre di avvisare il medico curante prima di integrare qualcosa di nuovo nella dieta.

(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)

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