Nuovi inquietanti effetti del Covid: gli scienziati dimostrano i danni al cervello, un fenomeno mai visto prima

Fin dall’inizio della pandemia gli studiosi hanno cercato di capire gli effetti del Covid sui pazienti. L’ultima scoperta riguarda i danni al cervello.

Lo studio sugli effetti del Sars-Cov-2 è probabilmente solo all’inizio. Da quando è iniziata la pandemia si è cercato di capire come mai questo virus fosse capace di fare tanti danni.

effetti del covid
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Nel corso dei mesi, sono spuntate diverse reazioni, anche strane, in chi ha contratto la malattia. Nell’ultima ricerca emergono anche danni importanti al cervello.

Se c’è una cosa su cui tutti concordano, è che il Covid ha un impatto molto forte nelle persone. Anche i soggetti sani e giovani hanno raccontato di non essersi sentiti mai così male. L’infezione dura molto a lungo e anche dopo la guarigione le persone dichiarano di accusare sintomi “strani”.

All’inizio, uno dei primi indicatori della presenza di questo virus era la scomparsa di olfatto e gusto. Poi nel corso del tempo, gli scienziati hanno registrato altri effetti. Molti di quelli che si sono ammalati hanno avuto – o continuano ad avere – problemi di palpitazione al cuore, rush cutanei a mani e piedi, persino perdita di capelli. E molti accusano “uno stato di generica confusione mentale”. Ed è proprio su questo aspetto che alcuni ricercatori hanno fatto una scoperta inquietante.

Effetti del Covid: gli scienziati dimostrano i danni al cervello

L’infezione da Sars-Cov-2 potrebbe portare a un deficit cognitivo molto importante. Quasi come invecchiare di colpo di 10 anni. La scoperta apre a scenari davvero preoccupanti, visto il dilagare del Covid attraverso le numerose varianti.

Alcuni ricercatori dell’Università di Cambridge hanno effettuato analisi e test cognitivi su persone che avevano contratto il Covid. Le 46 persone prese a campione sono state osservate nei sei mesi successivi alla guarigione dalla malattia. Le loro capacità cognitive, dopo un confronto con la media della popolazione, sono risultate “molto compromesse”.

Si parla di “riduzione della velocità di elaborazione delle informazioni, riduzione delle capacità di comprensione del linguaggio ed altri vari tipi di carenza cognitiva. Facendo un paragone con l’invecchiamento, gli scienziati hanno spiegato che si tratta di un fenomeno uguale al declino che avviene dai 50 ai 70 anni.

Gli studiosi stanno ora cercando di capire se questi effetti sono permanenti o se si tratta di una condizione momentanea. Altre ricerche confermano i danni al cervello subiti da chi ha contratto il Covid. Su un campione di 80 mila persone, sono stati riscontrati diversi deficit e problematiche non presenti sulle persone che non hanno avuto la malattia.

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