Pagamento pensione marzo 2024: pubblicato finalmente il calendario, ma potrebbero esserci delle sorprese

Quando arriva la pensione di marzo? L’INPS ha annunciato che si può consultare il cedolino dell’assegno sul proprio portale.

Grazie alla consultazione online del cedolino pensione, i contribuenti possono scoprire l’importo della prestazione erogata dall’INPS e verificare le ragioni di eventuali variazioni.

calendario pensioni marzo
Quando arrivano le pensioni di marzo? – informazioneoggi.it

Con la nota del 20 febbraio 2024, l’Istituto di Previdenza ha annunciato la pubblicazione del documento nell’Area riservata dei percettori delle prestazioni pensionistiche.

Come ogni mese, anche a marzo il pagamento delle pensioni è fissato per il primo giorno bancabile, ossia venerdì 1. Le date di pagamento, tuttavia, variano a seconda della modalità di riscossione scelta dal pensionato.

Per chi ha optato per l’accredito diretto sul proprio conto corrente bancario o postale, la data di pagamento sarà il 1° marzo 2024; per chi, invece, ha scelto il prelievo in contanti presso gli Uffici Postali, è stato stilato un apposito calendario, a seconda della lettera iniziale del cognome dei pensionati.

Nel dettaglio:

  • venerdì 1 marzo: cognomi dalla A alla C;
  • sabato 2 marzo (solo di mattina): cognomi dalla D alla K;
  • lunedì 4 marzo: cognomi dalla L alla P;
  • martedì 5 marzo: cognomi dalla Q alla Z.

La pensione del mese di marzo 2024, tuttavia, potrebbe presentare delle sorprese perché, in alcuni casi, potrebbe essere inferiore rispetto a quella del mese di febbraio. Per quale motivo? Scopriamolo.

Leggi anche: “Cedolino pensione, per consultarlo basta conoscere un numero!“.

Importo pensione marzo 2024: perché per alcuni contribuenti potrebbe essere più misero?

Gli importi delle pensioni di marzo saranno più bassi rispetto a quelli di febbraio. Innanzitutto, risentiranno degli effetti della Riforma IRPEF.

Sul cedolino della pensione di marzo 2024, infatti, è specificato che da tale mese la tassazione sarà applicata in base ai nuovi scaglioni IRPEF (ridotti da quattro a tre).

Sul rateo di marzo, poi, oltre all’IRPEF, ci saranno le trattenute delle addizionali comunali e regionali riferite al 2023. Se, in seguito al ricalcolo, è emerso che, per il 2023, sull’assegno pensionistico sono state effettuate ritenute inferiori a quelle dovute annualmente, l’INPS provvederà al recupero delle somme a marzo.

In realtà, tale operazione doveva essere effettuata già sulle mensilità di gennaio e febbraio 2024; se, però, l’ammontare di questi ratei non consentiva il recupero definitivo, il debito sarà estinto sulla pensione di marzo o dei mesi successivi.

Soltanto per i pensionati che percepiscono un assegno annuo complessivo non superiore a 18 mila euro e per i quali è stato calcolato un conguaglio a debito maggiore di 100 euro, la suddivisione delle trattenute è effettuata fino al mese di novembre.

Ricordiamo, infine, che le somme oggetto di conguaglio vanno certificate con la Certificazione Unica 2024.

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