Assegno invalidità mensile anche per le emorroidi, sono molti a non saperlo e non presentano la domanda

Circa il 6% degli italiani soffre di emorroidi, ma non tutti sanno che è possibile presentare richiesta per l’assegno di invalidità. Ecco come.

Secondo i dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità, una delle patologie più diffuse tra la popolazione sono le emorroidi.

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Chi soffre di emorroidi ha diritto all’assegno di invalidità civile? – InformazioneOggi.it

Se la malattia diventa eccessivamente dolorosa, è possibile presentare domanda per l’assegno di invalidità civile.

Si tratta di una vicenda che si è verificata di recente a Lucca. In particolare, un cittadino ha deciso di impugnare il verbale rilasciato dalla Commissione medica, perché gli aveva attribuito il 67% di invalidità, sostenendo che la patologia non fosse così grave da impedire il normale svolgimento della vita lavorativa e sociale. Aveva, dunque, negato il riconoscimento dell’assegno.

In seguito al ricorso e a una nuova perizia medico-legale disposta dal Tribunale, all’uomo è stata riconosciuta una percentuale di invalidità pari al 74%, che permette la concessione del sussidio economico. Di conseguenza, l’INPS sarà costretta a pagare anche gli arretrati dell’assegno di invalidità civile, a partire dal 2020, per un totale di circa 300 euro al mese, per 13 mensilità.

Assegno di invalidità civile per emorroidi: la storica sentenza del Tribunale di Lucca

Il Tribunale ha accolto la domanda del cittadino, dopo il diniego del ricorso tramite il quale aveva impugnato il verbale dell’INPS.

Il giudice, infatti, dopo aver incaricato un perito a compiere tutte le verifiche, ha disposto nella sentenza che, dalla visita medica compiuta, è emersa una recidiva della patologia emorroidaria, in seguito ad un’operazione chirurgica di emorroidectomia, complicata da ragade anale. In più, il perito ha riscontrato un problema funzionale alle piccole articolazioni delle mani, causanti una forte limitazione alla forza prensile.

Queste malattie croniche e degenerative, notevolmente invalidanti, erano state prese in considerazione soltanto in parte dai medici nella visita precedente ed, intanto, c’era stato un aggravamento delle condizioni sanitarie del ricorrente.

L’uomo, infatti, non era riuscito a migliorare il proprio stato e ad alleviare i fastidi della malattia neanche con gli interventi chirurgici.

Per questo motivo, il perito ha riconosciuto una riduzione permanente della capacità lavorativa del 74%, con effetto retroattivo dal momento di presentazione della domanda di assegno di invalidità. Il Tribunale di Lucca ha recepito quanto stabilito dalla perizia e ha obbligato l’INPS a riconoscere l’assegno di invalidità civile, comprensivo di arretrati.

Si tratta, senza dubbio, di una sentenza importantissima, che offre una possibilità di tutela a tutti coloro che soffrono per tali disturbi.

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