Cucciolo di cinghiale rischia di soffocare, l’intervento delle forze dell’ordine gli salva la vita

Un cucciolo di cinghiale rischia di soffocare. A salvargli la vita è stato l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine: ecco come sono andate le cose.

Le immagini di un piccolo cucciolo di cinghiale rimasto impigliato hanno fatto il giro del web. L’animale era incastrato in una rete e ha rischiato di soffocarsi se non fosse stato per l’arrivo dei carabinieri sul posto.

Cucciolo cinghiale rischia soffocare
Un cucciolo di cinghiale ha rischiato di soffocare (Fonte foto: Ansa e screen video AGI) – InformazioneOggi.it

Negli ultimi anni, la presenza dei suini selvatici in Italia è cresciuta a dismisura. A dir la verità, è impossibile dire quanti siano davvero i cinghiali sul territorio italiano. Qualche mese fa, l stime dell’Ispra hanno indicato che si sarebbe passati da 500mila a oltre un milione dal 2010 al 2020. Mentre al Coldiretti ha spiegato che nel nostro paese ci sarebbero addirittura 2,3 milioni di specie.

La notizia di oggi, però, non riguarda il numero dei suini selvatici, bensì una strana chiamata arrivata alla stazione locale dei Carabinieri a Castelnuovo di Porto, un comune in provincia di Roma. La segnalazione riguardava un cucciolo di cinghiale rimasto impigliato e che rischiava di soffocare all’interno di un parco.

Cucciolo di cinghiale rimasto impigliato: l’intervento dei Carabinieri dopo la segnalazione

Nel comune di Castelnuovo di Porto, i Carabinieri hanno portato in salvo un cucciolo di cinghiale dopo che si era impigliato in una rete da calcetto. Il suino si stava muovendo freneticamente nel tentativo di liberarsi e ha rischiato di soffocare seriamente.

Cucciolo cinghiale salvato carabinieri
Cucciolo cinghiale salvato carabinieri (Fonte foto: screen video AGI) – InformazioneOggi.it

L’intervento dei militari sul luogo ha fatto in modo che all’animale non succedesse niente di grave. Stando alla ricostruzione dei fatti, uno dei carabinieri avrebbe deciso di avvicinarsi lentamente al cucciolo per cercare di calmarlo con parole rassicuranti e gesti delicati, come si legge su Roma Today.

Prima del sospiro di sollievo, ci sono stati attimi di tensione. Ma per fortuna il militare è riuscito a liberare il cucciolo dalla rete. Il cinghiale, dopo aver ottenuto la sua libertà, ha iniziato a correre verso il bosco lì vicino in cerca, probabilmente, della madre dalla quale si potrebbe essere allontana nelle ore precedenti, finendo all’interno della rete.

Qualche settimana fa, inoltre, cacciatori e allevatori erano preoccupati per l’avanzata della peste africana che si era estesa in 7 regioni, e che aveva coinvolto anche i cinghiali. Una situazione che aveva spinto il governo a prendere provvedimenti e cercare un piano per risolvere la faccenda.

 

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