La peste africana si espande e arriva in 7 Regioni italiane, ecco il piano del Governo per fermarla

Non si ferma l’ondata di infezioni causate dalla peste africana e l’allarme adesso riguarda mote Regioni.

La malattia non colpisce fortunatamente l’uomo ma si rivela un danno immenso per gli allevatori. Dunque per tutta la filiera dei prodotti che poi arrivano sulle tavole degli italiani.

la peste africana suina si espande in italia
La peste suina africana sta colpendo sempre piĆ¹ Regioni – InformazioneOggi.it

ƈ da molto che gli addetti nel comparto della suinicoltura lanciano allarmi ma forse solamente adesso il Governo prenderĆ  delle decisioni piĆ¹ drastiche. Dopo la notizia di un cinghiale infetto ritrovato in Lombardia, adesso il problema si sta espandendo.

Cosa succede se la peste africana suina non si fermerĆ 

Anche se la malattia non ĆØ pericolosa per le persone no ĆØ un buon segno che la peste suina colpisca sempre piĆ¹ animali selvatici e rischi di arrivare all’interno degli allevamenti di capi destinati al consumo umano.

Secondo l’ultima affermazione del Commissario straordinario alla peste suina africana, Vincenzo Caputo, sono stati registrati casi in Reggio Calabria, in Campania e in Basilicata. I virus dunque si sta spostando e sono necessarie misure d’urgenza. Per eradicare completamente la circolazione del virus ĆØ necessario un approccio piĆ¹ mirato.

Nonostante in Italia ci sia un attento monitoraggio, non si ĆØ deciso di dichiarare l’emergenza sanitaria, poichĆ© questo darebbe un colpo troppo grande al settore suinicolo e a tutta la filiera.

Il piano del Governo per sconfiggere la peste suina

Fortunatamente al momento non c’ĆØ bisogno di abbattere i maiali negli allevamenti, ma gli esperti sanno che ci sono troppi cinghiali selvatici che possono veicolare la malattia.

la peste suina africana ĆØ veicolata dai cinghiali
I cinghiali sono in sovrannumero e vanno abbattuti – InformazioneOggi.it

Addirittura sembra che il numero in eccesso sfiori il milione e che ĆØ necessaria una regolamentazione piĆ¹ efficace nella gestione di questi animali.

Sempre il Commissario ha annunciato che ĆØ in via di elaborazione un piano di abbattimento straordinario. Ad oggi ci sono almeno 600 mila cacciatori – anche se solo una parte ĆØ abilitata alla caccia al cinghiale – e possono essere chiamati a mettere in pratica il piano.

La volontĆ  ĆØ quella di ideare una strategia nazionale in modo da regolare la presenza delle specie di cinghiali. Esiste giĆ  un decreto legge che contiene misure per contrastare la peste suina africana, ma secondo il Commisario straordinario c’ĆØ bisogno di una conversione in Legge e dunque “individuare una figura di un bioregolatore come figura di pubblico servizio deputata a questo“; naturalmente, collaborando con tutte le realtĆ  venatorie, in modo da creare un “piccolo esercito” deputato alla distruzione definitiva della malattia.

Se fino a poco tempo fa c’erano pareri discordi, ora sembra che tutte le parti coinvolte abbiano trovato i punti in comune giusti e quindi giĆ  dal prossimo luglio potrebbe concretizzarsi il piano annunciato dal commissario straordinario.

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