Guida all’Assegno di invalidità, quando spetta e compatibilità con altri trattamenti

L’Assegno di invalidità civile è erogato ai cittadini con invalidità riconosciuta ma ad alcune condizioni. Scopriamo i dettagli della prestazione.

Conosciamo i requisiti che danno diritto all’Assegno di invalidità, i casi di incompatibilità e altri dettagli della prestazione.

Assegno Invalidità requisiti
Guida all’Assegno di invalidità civile – Informazioneoggi.it

Per rispondere alla richiesta di un lettore “Mi è stata riconosciuta l’invalidità al 100% più l’inabilità lavorativa e la Legge 104. Mi spetta l’Assegno di invalidità?” approfondiremo la natura del trattamento riconosciuto agli invalidi civili di età compresa tra 18 e i 67 anni.

L’Assegno di invalidità presuppone un grado di disabilità compreso tra il 74 e il 99%. Ma tale condizione non è sufficiente. Essendo una prestazione di carattere assistenziale prevede il rispetto di determinati requisiti reddituali. Inoltre è erogata solo ai cittadini con residenza in Italia, comunitari ed extracomunitari con permesso di soggiorno in corso di validità.

Assegno di invalidità, tutti i dettagli della prestazione assistenziale

L’Assegno di invalidità viene erogato per tredici mensilità a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda di accertamento dell’invalidità. Il beneficio non è reversibile e ha un valore di 313,91 euro nel 2023. Importo non soggetto al prelievo IRPEF.

Assegno Invalidità percentuale e condizioni
Importo, requisiti e compatibilità – Informazioneoggi.it

Come detto la percentuale di invalidità deve essere compresa tra il 74% e il 99%. Con il 100% l’invalido può richiedere la pensione di inabilità che può anche affiancarsi all’indennità di accompagnamento pari a 529,94 euro al mese per dodici mensilità.

Condizione necessaria per l’Assegno di invalidità civile rientrare in determinati limiti reddituali. Nell’anno in corso sono stati fissati a 5.391,88 euro. Si valutano i redditi di qualsiasi natura calcolati ai fini IRPEF al netto degli oneri deducibili e delle ritenute fiscali. Cambia il limite reddituale per la pensione di inabilità che nel 2023 si attesta sui 17.920 euro.

Per quanto riguarda la compatibilità con altri trattamenti, l’Assegno risulta incompatibile con le prestazioni dirette di invalidità mentre è cumulabile con trattamenti previdenziali non di invalidità come la pensione di vecchiaia o la pensione anticipata nonché quella ai superstiti. Rimangono i limiti reddituali da rispettare.

Da sapere, poi, che i percettori dell’Assegno di invalidità possono continuare a lavorare a condizione che non si superi la soglia reddituale. Nel momento del compimento dei 67 anni, invece, l’Assegno si trasformerà d’ufficio in assegno sociale.

Chi soddisfa tutti i requisiti può inoltrare domanda di trattamento in modo tale da permettere ad una Commissione dell’ASL di riferimento l’accertamento delle condizioni di salute e reddituali. Il verbale sarà verificato anche dall’INPS che potrà decidere di richiedere o meno una seconda visita medico-legale. L’iter inizia con la richiesta del certificato di invalidità al proprio medico curante.

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