Buone notizie per il personale della scuola, docenti e ATA: è stato firmato il contratto tra ministero e sindacati. Scopriamo le novità.
Il 14 luglio 2023 finalmente il ministero dell’Istruzione e del Merito e i sindacati hanno firmato il rinnovo del contratto del comparto istruzione, università e ricerca 2019/2021.
Di conseguenza saranno tante le novità inserire nell’accordo così come l’arrivo degli aumenti in busta paga di docenti e personale ATA. Infatti, con l’accordo sono arrivate altre risorse finanziarie: quasi 300 milioni di euro.
Contratto scuola: aumenta lo stipendio per tutto il personale ma previste anche altre novità
Il nuovo Contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL) firmato da ARAN (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) e da tutte le organizzazioni sindacali (tranne UIL Scuola) coinvolge in totale 1.232.248 dipendenti, di cui: 1.154.393 appartengono al settore scuola (circa 850mila docenti) e AFAM (Alta formazione artistica, musicale e coreutica) e 77.255 appartengono al settore università e a enti di ricerca.
Inoltre, con la firma di questo rinnovo del contratto si conclude l’iter dell’accordo economico sottoscritto a dicembre tra il ministero dell’Istruzione e i sindacati.
Nello specifico, il nuovo contratto prevede aumenti dello stipendio per tutto il personale della scuola:
- 124 euro lordi mensili per i docenti;
- 96 euro lordi mensili per il personale ATA;
- 190 euro mensili per i DGSA (Direttori dei servizi generali e amministrativi).
Ma gli aumenti in busta paga non finisco qui. Infatti, ci saranno ulteriori incrementi che riguardano:
- la Retribuzione professionale docenti (RDP) che andranno da 194,80 a 304,30 euro a mese;
- il Compenso individuale accessorio (CIA) compreso tra i 79,40 e gli 87,50 euro;
- il 10% in più sulle ore aggiuntive tramite il Fondo per il miglioramento dell’offerta di formazione (FMOF).
Altre importanti novità
Novità anche per i precari che potranno finalmente chiedere al dirigente scolastico 3 giorni di permesso retribuiti per motivi personali o familiari. In realtà, questi permessi già potevano chiederli ma fino a ora non erano mai stati pagati.
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Un’altra novità riguarda il personale ATA che avrà la possibilità di carriera attraverso corsi di formazione e valutazioni veloci, grazie alle risorse economiche che il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha destinato a questo scopo. Ovviamente, ci saranno anche aumenti in busta paga pari a 60 euro mensili.
L’ultima novità è la più interessate. Infatti, il contratto scuola prevede l’estensione del lavoro agile, ovvero da remoto (insomma, il cosiddetto smart working) anche per il personale scolastico. Però, sarà possibile solo in alcune occasioni e purché le riunioni non siano di natura deliberativa.
Testo integrale del nuovo contratto scuola
