Vaccini Covid e Spike Tossica: come ‘guarire’, ce lo dice una ricercatrice dell’ISS

La Spike tossica dei vaccini covid sembra sia in grado di causare molti danni. Ecco la testimonianza di Loredana Frasca (ISS).

La notizia è apparsa in esclusiva su Giornale d’Italia, un quotidiano indipendente. E noi ne riportiamo una sintesi, per aiutare a capire a cosa siamo di fronte e come fare a tutelarsi.

Spike Tossica
InformazioneOggi

L’intervista a Loredana Frasca scaturisce a seguito di uno studio, effettuato da 3 ricercatori del Centro nazionale per il controllo e la valutazione dei farmaci, afferente all’Istituto Superiore della Sanità (ISS). Le loro considerazioni sono pubblicate anche sulla rivista scientifica Pathogens.

Siamo di fronte, dunque, a teorie e affermazioni che arrivano da parte di ricercatori con alta reputazione, e non di “attacchi politici” fatti da no-vax o negazionisti.

Nello studio, i ricercatori mettono in dubbio l’utilità dei vaccini, allegando prove che le proteine Spike vanno a colpire tutto l’organismo, e creano danni. Ci sono tanti studi che, in questo senso, stanno comparendo e che allertano la comunità scientifica. Fino ad oggi qualsiasi considerazione poteva essere interpretata come atto di “malafede”, ma adesso le evidenze scientifiche stanno disegnando un quadro preoccupante.

Con il contributo della dottoressa Frasca, però, possiamo comprendere meglio le dinamiche dei potenziali danni da vaccino. E soprattutto cosa fare in caso di dubbio, quali esami chiedere al proprio medico e quali soluzioni pratiche adottare.

Cosa emerge dallo studio?

I tre ricercatori, il cui studio è stato comunque oggetto di “critiche” da parte dello stesso ISS (che ne ha preso le distanze) non vogliono mettere in dubbio l’efficacia del vaccino covid contro la prima variante.

Ma a fronte dell’esistenza di interventi terapeutici che al giorno d’oggi risultano “molto più chiaramente valutati” rispetto all’inizio della pandemia, e in considerazione della “natura relativamente meno aggressiva delle nuove varianti virali”, consigliano di mettere in discussione l’utilizzo di vaccini.

“Perché funzionano principalmente inducendo, nell’ospite, la produzione della proteina antigenica della SARS-CoV-2 chiamata Spike”. Si è poi scoperto che “La Spike è stata trovata nel cuore di persone che hanno avuto la miocardite dopo il vaccino. Invece, l’RNA messaggero è stato trovato nel fegato di persone che hanno avuto un’epatite dopo il vaccino. Ormai è assodato che non resta nel braccio”.

Le parole, forti e chiare, della ricercatrice Frasca

Leggendo l’intervista rilasciata al quotidiano indipendente, vengono i brividi. Non tanto perché si è scoperto qualcosa che potenzialmente è dannoso per la salute dei cittadini. Ciò avviene spesso.

Ma perché la eventuale pericolosità dei vaccini viene taciuta, e anzi, non c’è confronto scientifico, non c’è la volontà di dire ciò che sta succedendo. E cosa ancora peggiore, si è obbligata la gente a un trattamento medico senza essere certi della sua sicurezza. Persino nei bambini. E ancora, si insiste a creare vaccini di questo tipo addirittura per i neonati.

Io conosco tantissimi danneggiati da vaccino.[…] Ad un mio parente si è riattivato il cancro dopo il vaccino, una mia conoscente è morta dopo la somministrazione del vaccino. Ormai è di dominio pubblico quello che sta succedendo. A me dà fastidio il fatto che tengano il vaso di pandora chiuso.”

Come eliminare l’effetto tossico delle proteine Spike sui nostri organismi?

La ricercatrice, nella sua intervista, racconta molte cose. Noi non riportiamo tutte le dichiarazioni, alcune anche molto polemiche. Ma possiamo riportare la sua volontà, che è quella di aiutare le persone a capire. Frasca invita ovviamente chi avesse dei dubbi a contattare il proprio medico curante. Ma in linea generale esistono delle procedure che possono aiutare a smaltire gli effetti della tossina Spike.

Per ovviare a possibili miocarditi, è bene “controllare la Troponina I e poi il Didimero, che è un indice di probabilità dei microtrombi, oltre all’emocromo completo.”

Bisogna prendere poi il glutadione, lo zinco e la vitamina C, che elimina la Spike e riducono lo stress ossidativo e le infiammazioni.

In alcuni casi possono essere utili “analisi per anticorpi anti virus di Epstain Barr, perché a volte si riattiva. Ma soprattutto se uno si sente stanco. In quel caso devono fare IGG e IGM per EBV (sono due antigeni, non li ricordo, ma i laboratori di analisi lo sanno)“.

Ogni tanto vanno controllati anche gli anticorpi anti-Spike: “devono diminuire, se non diminuiscono vuol dire che spike è ancora in circolo.” Per abbassarli, può essere utile una terapia a base di Fluimucil, sempre ovviamente dopo il parere del proprio medico.

(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)

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