Aumenti Naspi, cassa integrazione, Dis-Coll e non solo: è ufficiale, lo dice l’INPS

Aggiornamenti per Naspi e non solo. Gli importi degli ammortizzatori sociali sono rivalutati grazie ad INPS, che li modifica a causa dell’inflazione.

Salgono dunque le cifre delle prestazioni di integrazione salariale 2023, e perciò i massimali. Ecco una guida rapida sulle ultime novità. Si tratta di una importante notizia per tutti coloro che fanno riferimento alle prestazioni di integrazione salariale nel corso di quest’anno.

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A seguito dell’aumento dell’inflazione cui si combina l’incremento generalizzato dei prezzi dei beni di prima necessità, l’INPS ha provveduto all’aggiornamento delle prestazioni e dei massimali della cassa integrazione e dell’indennità di disoccupazione, che prende il nome di Naspi. Ma, come vedremo, non solo di queste prestazioni.

Si tratta di aumenti attesi e assolutamente comprensibili, alla luce di un carovita evidentissimo negli ultimi mesi, e che costituisce una minaccia seria al potere di acquisto delle famiglie e ai loro risparmi.

Cerchiamo dunque di fare il punto e di vedere, di seguito e nel corso di questo articolo, quali sono gli aumenti di cui tener conto per il 2023. Ecco i dati e le cifre di riferimento.

Naspi, più soldi dal 2023: la novità che farà contenti i disoccupati e le loro famiglie

Ammortizzatori sociali 2023: i valori aggiornati secondo una circolare INPS ad hoc

Di fatto l’istituto di previdenza ricalcola massimali e prestazioni, facendo valere la rivalutazione dell’inflazione, con un’aliquota dell’8,1%: di riferimento è in particolare la circolare n. 14 del 3 febbraio scorso, la quale contiene appunto i nuovi importi massimi degli ammortizzatori sociali che seguono:

  • assegno di integrazione salariale;
  • assegno di integrazione salariale del FIS;
  • trattamento di disoccupazione NASpI, DIS-COLL e ALAS;
  • indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO);
  • assegno emergenziale per il Fondo di solidarietà del Credito cooperativo;
  • assegno emergenziale per il Fondo di solidarietà del Credito;
  • indennità di disoccupazione agricola e dell’assegno per le attività socialmente utili relativi all’anno in corso.

Si tratta di aumenti anche piuttosto significativi, se pensiamo che ad es. la Naspi tocca la cifra di 1.470,99 euro al mese, dai 1.360,77 dello scorso anno. È il maggiore incremento INPS da quando è stata varata nel 2015. Abbastanza significativo anche l’aumento della cassa integrazione, che passa a 1.321,53 euro al mese, dai 1.244,36 dello scorso anno.

Si tratta di aumenti attesi e che l’INPS ha varato proprio per dare un mano ai lavoratori ed alle loro famiglie che, in non pochi casi, si trovano in difficoltà nel far quadrare i conti e il bilancio familiare mensile. Se fossero infatti stati confermati i valori 2022, non si sarebbe tenuto conto in modo adeguato della crisi energetica, del boom bollette e di tutto ciò che ha comportato il conflitto alle porte dell’Europa.

Alcuni numeri interessanti sugli aumenti: il quadro generale

A questo punto la domanda sorge spontanea: quali sono tutti i numeri precisi dei nuovi aggiornamenti INPS che tengono conto del carovita? Scopriamolo assieme di seguito.

Vero è che ne abbiamo già visto qualcuno poco fa, ma nel dettaglio ora riporteremo le variazioni di tutti maggiori ammortizzatori sociali. D’altronde parlare oggi di questi ultimi ha sicuramente senso, se pensiamo che con il termine di ammortizzatori sociali si fa riferimento a una serie di misure e strumenti che hanno lo scopo di dare sostegno economico ai lavoratori che hanno perso l’occupazione. Si tratta perciò di istituti a cui debbono ricorrere le aziende che si trovano in crisi e che devono provvedere a rivedere e riorganizzare la loro organizzazione e, così, a ridimensionare il costo del lavoro. Nei tempi odierni, caratterizzati da incertezza e incognite per il futuro e ciò specialmente con riferimento al mondo del lavoro, è allora opportuno avere un quadro generale degli aggiornamenti sugli aumenti dei citati ammortizzatori sociali. Eccoli di seguito:

  • come accennato, la cassa integrazione aumenta di 77 euro al mese, a 1.321,53 euro dai precedenti 1.244,36;
  • la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, in breve Naspi, sale di 110 euro, e vale oggi infatti 1.470,99 euro al mese, da 1360,77 dello scorso anno;
  • la Dis-Coll tocca un ammontare massimo mensile di 1.470,99 euro mensili;
  • l’Alas, ovvero l’indennità per la disoccupazione involontaria dei lavoratori autonomi dello spettacolo, si colloca anch’essa sulla cifra di 1470,99 euro mensili;
  • l’ISCRO per l’anno in corso non può essere al di sotto di 275,38 euro e non può oltrepassare gli 881,23 euro al mese.

Ricordiamo in particolare che quest’ultima è un’indennità riconosciuta ai lavoratori iscritti alla Gestione Separata INPS, che svolgono per professione abituale attività di lavoro autonomo e che hanno subìto, nell’anno precedente alla fruizione del beneficio, una forte contrazione dei guadagni.

Per quanto riguarda invece l’importo massimo dell’indennità di disoccupazione agricola da liquidare nell’anno in corso, con riferimento ai periodi di attività svolti nell’anno passato, è quello indicato nella circolare n. 26 del 16 febbraio 2022, ovvero 1.222,51 euro al mese.

Infine l’ammontare mensile dell’assegno valevole nei confronti dei lavoratori che fanno attività socialmente utili, a carico del Fondo sociale occupazione e formazione, corrisponde dal primo gennaio di quest’anno, a 656,44 euro mensili. In ogni caso, per ulteriori informazioni, rinviamo comunque alla circolare INPS di riferimento, ovvero la n. 14 del 3 febbraio 2023.

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