TFR / TFS anticipato dall’INPS con interessi all’1%, ma solo ad una condizione poco conosciuta

Forse non tutti sanno che l’adesione al Fondo Credito Inps comporta anche il beneficio del TFR / TFS agevolato da parte dell’istituto di previdenza, ad un tasso di interesse dell’1%. I dettagli.

Più volte su queste pagine abbiamo parlato di TFR – trattamento di fine rapporto – e di TFS – trattamento di fine servizio – ovvero le cosiddette buonuscite.

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Informazione Oggi

Si tratta di somme formate dagli accantonamenti messi via via da parte per conto del lavoratore nel corso del tempo: quello al TFR / TFS è un vero e proprio diritto del dipendente e gli ultimi aggiornamenti in materia ci informano che per ottenere l’anticipo dei trattamenti dall’INPS, con interessi all’1%, è obbligatoria l’adesione al Fondo Credito dell’istituto di previdenza.

Proprio così: il trattamento è anticipato dall’istituto di previdenza, con tasso di interesse pari al 1%, ma con esclusivo riferimento ai dipendenti che sono iscritti al Fondo Credito INPS. Approfondiamo questi temi che sicuramente saranno di interesse per non pochi lavoratori, ma vediamo anche in sintesi in che cosa consiste di fatto il Fondo Credito INPS e perché aderire conviene ai lavoratori pubblici.

Richiesta del TFR o TFS anticipato all’INPS: come funziona e quanto conviene

TFR – TFS anticipato agli aventi diritto: i vantaggi delle ultime novità

La notizia circola già da tempo ma giova ricordarla: l’istituto di previdenza provvederà ad anticipare il TFS / TFR ai pensionati, e lo farà senza apporre una distinzione sulla misura scelta per uscire dal mondo del lavoro in modo definitivo per il pensionamento, sia appunto esso anticipato oppure di vecchiaia. Il tasso di interesse sarà, come accennato, dell’1% al quale sarà da aggiungere lo 0,5% di spese forfettarie per la gestione della pratica.

Quanto abbiamo indicato rappresenta certamente una notizia positiva per non pochi dipendenti pubblici che accedono o che hanno avuto accesso alla pensione in questo periodo, e ciò tenuto conto del fatto che oggi domandare l’anticipo della buonuscita agli istituti di credito ha un costo che sta divenendo davvero oneroso a causa dell’incremento dei tassi di interesse. Non dimentichiamo che questi ultimi, infatti, pesando anche sul rendistato rendono meno conveniente anche l’anticipo agevolato del TFS / TFR.

Per i pensionati della PA in attesa della liquidazione un sollievo visti i tassi sempre più svantaggiosi. L’INPS scenderà in campo e da febbraio verserà anticipi sulla liquidazione del 100% dell’ammontare dovuto, con un tasso dell’1%. In altri termini, gli anticipi del TFS o del TFR agli statali passeranno ora (anche) per l’istituto di previdenza.

Il requisito essenziale dell’adesione al Fondo Credito INPS

Attenzione però ad un dettaglio molto importante: al fine di ottenere il trattamento TFR / TFS anticipato occorre che il pensionato sia iscritto al Fondo Credito INPS. Come indicato opportunamente nel sito web dell’istituto di previdenza, l’iscrizione può essere compiuta insieme con la domanda di pensione. E, dunque, in data anteriore all’effettiva cessazione. Alternativamente, l’interessato può richiedere digitalmente l’iscrizione al Fondo entro il 31 agosto dell’anno di cessazione dal servizio.

Quanto abbiamo appena ricordato, ci porta ad evidenziare un aspetto che a più di un pensionato non piacerà. Infatti le regole citate portano all’esclusione dal beneficio:

  • per tutti i soggetti che sono andati in pensione negli anni passati,
  • senza compiere l’iscrizione al Fondo Credito INPS.

Lo ribadiamo per chiarezza: la domanda può essere infatti compiuta soltanto nelle due modalità indicate, vale a dire richiesta contestuale alla domanda di pensione o entro il 31 agosto dell’anno di cessazione. Chiaramente non saranno pochi i pensionati che, per evidenti limiti temporali, non potranno avvalersi del beneficio in oggetto.

Le novità sono frutto di un Consiglio di Amministrazione Inps ad hoc

In altre parole il pensionato che non ha compiuto detto adempimento per tempo, dunque, non potrà ottenere l’iscrizione al Fondo citato e, conseguentemente neanche il TFS / TFR con il tasso all’1% che l’INPS garantirà, da febbraio, ai dipendenti pubblici. Quest’ultima agevolazione dell’INPS, in tempi di rialzi dei tassi di interesse, certamente è una buona notizia.

Ricapitolando, lo scorso novembre sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione INPS alcuni provvedimenti in materia di versamento di anticipazioni ordinarie del TFS e TFR agli iscritti alla Gestione unitaria delle Prestazioni Creditizie e sociali, ed attualmente l’istituto dispone la facoltà per tutti i pensionati – che hanno aderito al Fondo Credito entro il 31 agosto dell’anno di cessazione – di poter appunto ottenere dal primo febbraio prossimo l’anticipo di tutta la buonuscita (TFS/TFR) al tasso di interesse all’1%, più una tantum 0,50% di spese di amministrazione.

Fondo Credito INPS: di che si tratta?

Sopra abbiamo fatto riferimento al Fondo Credito INPS, ma che cos’è esattamente? Ebbene, come ricorda l’istituto di previdenza nel proprio sito web, il Fondo della Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo Credito INPS) è stato previsto nel 1996 (legge 23 dicembre 1996, n. 662) e versa varie prestazioni creditizie e sociali ai lavoratori del pubblico impiego, che pagano al Fondo stesso una contribuzione ad hoc.

L’istituto precisa che al Fondo sono obbligatoriamente iscritti tutti i lavoratori pubblici inclusi nella gestione ex INPDAP. Recentemente la riapertura dei termini per l’iscrizione volontaria al Fondo in oggetto, secondo il periodo di riferimento 20 agosto 2021 – 20 febbraio 2022. Oggi possono iscriversi di loro volontà al Fondo, le persone che dopo il 20 febbraio dello scorso anno sono stati assunte o trasferite presso enti pubblici non facenti parte delle gestioni ex INPDAP, entro 30 giorni dall’assunzione in servizio o dal trasferimento.

Colui che ne abbia le caratteristiche idonee può iscriversi al Fondo via web, per il tramite della pagina “Adesione alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali”. Mentre ricordiamo che gli iscritti, che intendono continuare ad aderire al Fondo Credito anche dopo la data del pensionamento, devono avvalersi dell’opzione entro l’ultimo giorno di servizio.

Per ulteriori informazioni sul Fondo Credito INPS rinviamo comunque alla pagina ad hoc.

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