Pensione anticipata e contributi volontari: le opportunità per chi ha (quasi) 41 anni di anzianità contributiva

In pensione anticipata con contributi volontari: una possibilità per chi ha perso il lavoro e non trova un’altra occupazione.

Ovviamente, per poter sfruttare questa opportunità, è necessario soddisfare alcuni requisiti e inoltrare apposita domanda all’INPS. Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, l’importo del contributo è settimanale. Viene calcolato sulla base delle ultime 52 settimane di contribuzione obbligatoria, anche se non sono situate temporalmente nell’anno che precede la domanda, ed è influenzato da alcuni fattori e variabili legati all’attività lavorativa. 

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InformazioneOggi.it

È possibile effettuare i versamenti volontari per i periodi del semestre che precede la presentazione della domanda, solo se non sono già coperti da un’altra contribuzione.

Pensione anticipata con contributi volontari: il quesito

Una nostra lettrice ha inviato i seguenti quesiti: “Buongiorno, nata 11.07.1961, ho iniziato a lavorare l’8 dicembre 1981. Conciliazione a dicembre 2020 con 38 anni e 6 mesi anzianità, percepisco NASpI da gennaio 2021 che finirà a gennaio 2023 (corretto?) Mi mancherebbero 6 mesi di contribuzione per raggiungere quota 41 o 103, posso versare contributi volontari? Ultimo reddito lordo percepito prima di NASpI, 39.000 euro. A quanto ammonterebbe la mia pensione con quota 41? (Di fatto 10 mesi prima dell’anticipo con Fornero). In teoria potrei scegliere di pagare contributi mancanti per il raggiungimento del requisito Fornero anticipata donna. Ovvero 1 anno e 4 mesi, come da Fornero il requisito verrebbe finito il 30 aprile 2024.”

Requisiti per versamento dei contributi volontari

Ai lavoratori dipendenti- infatti anche i parasubordinati, gli autonomi, i liberi professionisti  e i lavoratori dei fondi speciali di previdenza possono versare i contributi volontari- sono richiesti almeno cinque anni di contributi (260 contributi settimanali, 60 mensili). Oppure almeno tre anni di contribuzione nei cinque che precedono la data in cui è stata inoltrata la domanda. L’autorizzazione alla prosecuzione volontaria viene concessa dal primo sabato successivo alla presentazione della richiesta.

Come funziona Quota 41

Quota 41 è il trattamento pensionistico riservato ai lavoratori precoci, ossia che possano far valere 12 mesi di contribuzione prima del 19esimo anno di età, e si trovano in determinate condizioni individuate dalla legge. Ossia: stato di disoccupazione con indennità terminata da almeno tre mesi; invalidità civile pari o superiore al 74%; assistenza al coniuge o a un parente convivente entro il primo grado con disabilità grave (oppure a un parente o affine di secondo grado in alcuni casi specifici); svolgimento di attività lavorativa gravosa.

Come suggerisce il nome, è necessario aver raggiunto 41 anni di anzianità contributiva. Questo trattamento pensionistico dovrebbe essere prorogato anche per il 2023 dalla prossima riforma.

In pensione con quota 103

Per quanto riguarda Quota 103, la proposta del Governo Meloni è quella di concedere la pensione a quei lavoratori che abbiano perfezionato i requisiti di 41 anni di contributi versati e 62 anni di età anagrafica entro il 31 dicembre 2023. Ma scatterà un tetto all’importo dell’assegno, che non potrà essere superiore di 5 volte il minimo Inps. Prevista inoltre una ‘finestra’ di tre mesi per i lavoratori privati e di 6 mesi per quelli pubblici.

In pensione con Quota 41 o quota 104 e contributi volontari

In merito ai quesiti inviati dalla lettrice sulla pensione anticipata e i contributi volontari, innanzitutto confermiamo che la NASpI può avere una durata di due anni. Infatti è corrisposta per un numero di settimane pari alla metà di quelle di contribuzione degli ultimi quattro anni, fino appunto a un massimo di 24 mesi. Confermiamo inoltre la possibilità di versare i contributi volontari.

Per ciò che riguarda l’importo della pensione, consigliamo di rivolgersi a un Patronato o altro ente per poter avere un’idea più precisa sulla parte economica spettante. In alternativa, può utilizzare gli strumenti messi a disposizione dall’INPS sul sito.

Se ha iniziato a lavorare a 20 anni, come dichiarato nella mail, allora non può accedere a Quota 41 dato che non rientrerebbe nella categoria dei lavoratori precoci. Per Quota 103 bisogna attendere che il testo definitivo sia pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Potrà così effettuare le opportune valutazioni e un confronto con la legge Fornero.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

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