Addio ai debiti ma attenzione alla sanatoria fiscale: alcuni Comuni possono opporsi

Cosa accadrà con la sanatoria fiscale che condonerà centinaia di cartelle relative ai debiti fiscali?

Sicuramente molto per i contribuenti costretti a vivere con debiti pendenti che non possono essere ripagati. È diversa invece la questione per i comuni che conoscono meglio la situazione patrimoniale dei debitori.

saldo e stralcio
InformazioneOggi

La sanatoria delle cartelle esattoriali rischia di diventare meno appetibile. Le cartelle verranno cancellate con effetto retroattivo fino al 2015; tuttavia per qualcuno la liberazione dai debiti con il fisco potrebbe saltare. Niente agevolazione anche sotto i 1.000 euro è quello che sembra emergere nell’iter di approvazione della legge di Stabilità del governo.

Si tratta dell’ennesimo condono fatto da un governo di centrodestra che vede contrari i Comuni. Questi, infatti, non sono disposti a rinunciare ai propri crediti anche sotto i mille euro, una fonte importante di entrate a livello locale. La stima del Governo nazionale ha tenuto conto delle esigenze finanziare urgenti e immediate utili a finanziare le manovre e soprattutto le compensazioni per i rincari energetici. Sono state queste, infatti, a pesare maggiormente sulla capacità dell’esecutivo di trovare le risorse per finanziare le proprie promesse elettorali: pensioni e riduzione del cuneo fiscale tra i primi.

Rottamazione dei debiti con il Fisco, la sanatoria può rivelarsi micidiale per alcune casse comunali

Per i comuni molte di queste cartelle azzerate d’ufficio sarebbero perfettamente e ancora incassabili. Questo provvedimento può avere un impatto drammatico sui bilanci che fanno conto anche su introiti non ancora riscossi: si tratta di tributi locali quali IMU, Tari, Tasi o Tosap. Nonostante siano ipotetici vengono inseriti come voci attive di bilancio.

Sulla sanatoria sono quindi molte le voci critiche. Un favore agli evasori fiscali, un provvedimento che crea discriminazioni in maniera arbitraria e rende giustificabile l’infrazione di più Leggi. Critiche sono arrivate anche da Bankitalia e ANCI, tali che il testo della sanatoria potrebbe cambiare.

Del pacchetto di misure a fronte della sanatoria dei debiti con il fisco quella che comprende la rottamazione delle cartelle di importo inferiore a 1.000 è stata la più discutibile. Per altri debiti come quelli contratti tra il primo gennaio 2000 e giugno 2022, nulla è stato contestato.

Si tratta senza dubbio della valutazione di pesi e misure diverse, relativi a periodi con situazioni che hanno contribuito alla formazione di debiti molto spesso insolvibili. Non sempre però è lecito fare di tutta l’erba un fascio il venire meno di alcuni condoni potrebbe salvare il bilancio diversi Comuni.

In base a quanto stabilito dalla legge possono accedere al saldo e stralcio delle cartelle di pagamento solo le persone fisiche e solo per alcune tipologie di debiti.

Differenza tra rottamazione e saldo e stralcio delle cartelle esattoriali

La manovra di bilancio voluta dal governo Meloni prevede anche il meccanismo di saldo e stralcio delle cartelle esattoriali. Esso permette di sanare i debiti riducendo gli importi, entro tempi prestabiliti. L’intenzione del Governo sarebbe quella di ridurre il pagamento di tali debiti al 20% del dovuto. È una riduzione percentuale delle somme di denaro dovute generalmente è concessa in favore dei debitori che si trovano in una situazione di comprovata difficoltà economica.

Diversamente quando si parla di rottamazione delle cartelle esattoriali si fa riferimento a un’agevolazione dei carichi pendenti verso l’Agenzia delle entrate con cui si punta a estinguere gli interessi sui debiti inseriti nelle cartelle di pagamento in modo completo.

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