Pensione di reversibilità: la verità sul calcolo dell’assegno anche per il 2023

L’importo della pensione di reversibilità dipende dal reddito del coniuge superstite ed è pari ad una quota dell’assegno percepito dal deceduto.

La quota erogata al superstite dipende dall’aliquota di reversibilità che varia in base al grado di parentela.

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InformazioneOggi.it

Calcolare la pensione di reversibilità può sembrare difficile a prima vista. Ci sono diverse variabili da considerare, prima tra tutte il grado di parentela con il defunto pensionato o assicurato INPS. La quota percentuale, come detto, varierà per il coniuge, il coniuge con un figlio o il coniuge con due o più figli. Le rispettive aliquote sono, infatti, del 60, 80 e 100%. Poi ci sono tutti gli altri casi. Se il superstite è un solo figlio l’aliquota sarà del 70%, se sono due figli dell’80%, se è un genitore del 15% e così via. Gli importi delle pensioni di reversibilità, poi, sono cumulabili con i redditi del beneficiario e devono rispettare dei limiti. In base alla soglia raggiunta sono previste o meno delle decurtazioni.

Pensione di reversibilità e decurtazioni

Sul portale dell’INPS si legge che non è prevista alcuna riduzione per redditi cumulati inferiori a 20.107,62 euro. La decurtazione, invece, sarà del 25% per redditi compresi tra 20.107,63 euro e 26.810,16 euro e del 40% da 26.810,17 a 33.512,70 euro. Superando questa somma la riduzione sarà del 50%. I limiti di cumulabilità citati non vengono applicati solamente nel caso in cui il beneficiario rientri in un nucleo familiare in cui ci sono figli minori, studenti oppure soggetti inabili.

La decurtazione, riassumendo, dipende dal reddito del superstite. Occorre aggiungere che la normativa stabilisce che è impossibile applicare tagli all’assegno percepito dal pensionato o assicurato deceduto che comporterebbero un ammontare della pensione inferiore alla decurtazione stessa. Tenendo comunque conto che si sommeranno redditi del superstite e trattamento pensionistico. Cambiando il reddito da un anno ad un altro si potrà procedere con il ricalcolo per adattare la decurtazione al nuovo risultato.

La rivalutazione nel 2023

Con riferimento al calcolo della pensione di reversibilità ai superstiti occorre infine ricordare che nel 2023 il trattamento sarà oggetto di rivalutazione. Il meccanismo della perequazione tiene conto dell’inflazione e comporterà un aumento dell’importo dato l’incremento esagerato del costo della vita in questo 2022. In base alla fascia reddituale in cui cadrà la pensione si applicherà un diverso indice di perequazione (100% solo se non supera di quattro volte il trattamento minimo). La Legge di Bilancio 2023 darà, poi, tutte le indicazioni del caso.

Per inoltrare la richiesta di erogazione del trattamento occorrerà svolgere telematicamente la procedura tramite sito dell’INPS (servono le credenziali digitali) oppure chiedere aiuto ai patronati o chiamare il Contact Center dell’INPS (803 164 da fisso e 06 164 164 da mobile). Infine, ricordiamo che la pensione ai superstiti decorre a partire dal mese successivo a quello del decesso del pensionato o assicurato con l’ente della previdenza sociale.

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