Reddito di cittadinanza, zero tagli anche se si lavora 😀 è tutto vero ma dipende dal caso

Potrebbe essere possibile avere il Reddito di cittadinanza, con zero tagli, anche se si lavora? I casi e la nuova Finanziaria

Il Reddito di cittadinanza è stata una misura molto discussa, in modo particolare dal nuovo esecutivo che durante la campagna elettorale ne ha parlato molto. Ma vi sarebbe la possibilità di lavorare e non subire tagli rispetto al RdC? Ecco cosa c’è da sapere e i casi in cui è previsto.

Reddito di cittadinanza
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Per quanto concerne il RdC, all’interno della nuova Finanziaria non vi sarebbero soltanto dei tagli. Pare, infatti, che tra le nuove inserite ve ne è una che aiuterà ad aumentare il reddito per ciascun nucleo familiare.

In pratica, vi è una novità che andrà ad incidere proprio sulla somma percepita da chi beneficia della misura di sostegno. All’interno della Finanziaria inerente all’anno venturo, vi è la possibilità di fare alcuni piccoli lavori con tanto di retribuzione, ma la somma del RdC non sarà intaccata.

Al momento, com’è noto, il reddito provenente dai lavori ed il RdC non sono del tutto cumulabili. Tra questi, però, vi è una compatibilità perché il Reddito è dato ai soggetti che lavorano, ma il guadagno non è tale da poter venire fuori da una condizione di povertà. Tra questi, però, non vi è una cumulabilità del cento per cento.

Il RdC, in realtà, va ad integrare il reddito familiare. Maggiore è quest’ultimo minore sarà il RdC.

Nello specifico, il lavoro ha un peso dell’ottanta per cento rispetto al reddito familiare. Per tale motivazione, alcune persone, potrebbero preferire continuare a percepire il reddito piuttosto che scegliere un lavoro breve. Infatti, in questo modo, potrebbero trovarsi privi di RdC ed anche di un’attività lavorativa.

Tale situazione ha chiaramente generato delle problematiche, in particolare in alcuni settori come quelli stagionali. Proprio per questo motivo, con la nuova Finanziaria, si è deciso di che vi è la possibilità di svolgere un’attività lavorativa senza però tagliare il RdC. Ovviamente, vi sono delle limitazioni.

Reddito di cittadinanza: chi può lavorare pur percependo il sussidio?

Ma cosa potrebbe accadere a tutte quelle perone che percepiscono il Reddito di Cittadinanza tra il 2023 ed il 2024? Ecco cosa c’è da sapere in merito.

Ritornando all’argomento cardine di questo articolo, vi sarebbe dunque la possibilità di lavorare pur non perdendo il RdC. L’introduzione della Finanziaria riguarda i lavori stagionali e quelli intermittenti.

Tale norma varrebbe solamente per l’anno prossimo dal momento che il RdC dovrebbe poi essere cancellato a partire dal 2024. Il massimo della somma percepita non concorre a determinare la misura economica dal momento che il limite max è di 3.000. La cifra, però, va considerata lorda.

Come si può vedere, vi è una differenza rispetto a quanto è accaduto fino ad oggi. Cominciare un lavoro da stagionali con una somma percepita i 3.000 euro lordo causerebbe una maggiorazione del reddito familiare dell’ottanta per cento. Di conseguenza, il beneficio di 2.400 euro.

Se, ad esempio, vi è una famiglia formata da solamente 1 persona, che ha redditi pari a 0 ed ha un RdC di cinquecento euro. Se comincia un’attività lavorativa, i redditi inerenti all’anno sarebbero maggiorati e quindi la somma del RdC sarebbe non più di cinquecento euro, ma di trecento ogni mese.

Con la novità introdotta nella Legge di Bilancio, però, vi sarà la possibilità di cominciare un’attività lavorativa e non vi saranno tagli sul RdC. Quindi, anche se vi è un aggiunta di 3.000 euro lordi, la misura resterà comunque di cinquecento euro.

Questo però vale soltanto per i lavori stagionali oppure intermittenti. Per quanto concerne, invece, le altre attività la normativa resta la medesima.

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