Vitamina B8: a cosa serve, perché è importante e gli effetti indesiderati

La vitamina B8 è forse una di quelle vitamine poco conosciute, ma molto importanti per il nostro organismo. Dunque, scopriamola meglio.

Tanto necessaria in alcune situazioni, quanto facile da trovare, la vitamina B8 è fondamentale nella nostra vita. E di questo noi non ne siamo nemmeno coscienti.

vitamina b8
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Forse, soprattutto in questo periodo dell’anno, con il cambio di stagione, si sente molto parlare dell’importanza di fare la scorta di vitamina C. Assumerla in quantità generose è importante per salvaguardarci dall’influenza di stagione. Oppure, in molti conosceranno sicuramente la vitamina D, di cui possiamo godere direttamente tramite la luce del sole. Sono tutte cose che, tra l’altro, e dobbiamo ammetterlo, ci vengono insegnate nei corsi di scienza delle scuole elementari.

Insomma, possiamo confermare che noi tutti abbiamo una buona base di quelle che sono considerate le vitamine più importanti della nostra vita. Tuttavia, non sempre queste conoscenze possono bastare. Infatti, l’ideale sarebbe scoprire anche altre realtà che comunque partecipano in egual modo al funzionamento del nostro organismo. Questo discorso vale, dunque, per tutte le vitamine, e non solo, meno conosciute, come la vitamina B8.

Prima di entrare nel vivo del discorso, continuiamo questo ragionamento. Parliamo del siero a base di vitamina C ricco di tanti benefici, tra cui il rallentamento dell’invecchiamento della pelle. In questo modo, ci possiamo avvicinare al mondo del beauty e agganciarci ad una chicca tutta nuova. Facciamo riferimento del lip oil, un prodotto tutto naturale che rende le labbra carnose. Ebbene, dopo aver dato un’occhiata a quanto consigliato, conosciamo meglio la vitamina B8.

Cos’è la vitamina B8 e dove si può trovare?

La vitamina B8 è conosciuta anche tramite un altro nome, ovvero come biotina. Spesso, può essere anche riportata con termini come vitamina H oppure vitamina I. Fa parte di quella famiglia di vitamine idrosolubili le quali, quindi, si sciolgono in acqua. Questo si verifica perché non si possono accumulare nell’organismo, ma devono arrivare allo stesso tramite ciò che mangiamo o beviamo.

Possiamo dire che, in base al cibo in cui è contenuta, la vitamina B8 non si altera in presenza di temperature alte. Tuttavia, risulta essere molto sensibile dinanzi agli acidi e agli alcali. Essa è molto importante perché svolge un ruolo di grande rilevanza nel processo che riguarda il metabolismo proteico. E lo stesso discorso vale per il lavoro di sintesi del glucosio e degli acidi grassi.

La vitamina B8 è facilmente trovabili nel formaggio, nel fegato, negli arachidi, nel latte e nel tuorlo d’uovo. Ma anche nelle verdure, nel lievito di birra, nei piselli secchi e nei funghi. Inoltre, anche noi possediamo una certa quantità di vitamina B8 grazie alla sua presenza nella flora intestinale.

A cosa può servire la biotina?

Grazie alla stessa, si riesce a salvaguardare l’integrità dei capelli come anche della pelle. Inoltre, è fortemente consigliata nel caso di dermatiti seborroiche, tipiche dei bambini da poco nati. Ma è importante anche per combattere l’acne e l’alopecia.

Cosa comporta la carenza di biotina?

Se si mangia in maniera spropositata l’albume di uovo crudo, allora è possibile andare incontro ad alcuni effetti devastanti. Parliamo di un grande senso di fatica, depressione, perdita dei capelli, alterazioni alla pelle e nausea. Ma anche di problemi al cuore e di colesterolo alto.

Quando è assolutamente urgente assumerla?

Esistono particolari situazioni che richiedono un immediato uso della biotina. Stiamo parlando di carenza di enzima olocarbossilasi sintetasi e di dermatite seborroica sempre nei bambini appena nati. Ciò si può verificare quando il latte materno risulta essere povero di vitamina B8 rispetto a quello derivante dalla mucca. Infine, anche quando si subisce un intervento chirurgico che riguarda la rimozione dello stomaco.

Le informazioni presenti nell’ articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi.

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