Patatine Fritte Surgelate, i marchi da ‘evitare come la peste’ ecco cosa ci fanno mangiare

Le patatine fritte surgelate sembravano una bella invenzione. Però poi qualcuno ha indagato meglio, ed ecco cosa è emerso.

Coinvolti anche i marchi più famosi, come Mc Cain o Findus. L’indagine sulla qualità delle prefritte surgelate è stata svolta da Altroconsumo.

Patatine Fritte Surgelate
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Sappiamo che la rivista Altroconsumo a tutela dei consumatori svolge regolarmente alcune indagini per aumentare la consapevolezza dei consumatori su ciò che mangiano, o su quali servizi stiano usando.

Anche se le aziende rispettano le leggi vigenti, non sempre ciò che è descritto in etichetta è comprensibile al “semplice cittadino”, o ancora, a volte le pubblicità sono fuorvianti, o non completamente esaustive. 

Allora entrano in gioco alcuni esperti e testano i prodotti. Verificano se ci siano eventuali irregolarità nelle fasi produttive, o se vi siano elementi potenzialmente nocivi per la salute. Nel caso delle patatine prefritte surgelate, pesticidi e acrilammide.

Sull’acrilammide avevamo argomentato qualche tempo fa. Si tratta di una sostanza molto nociva, che si sviluppa in determinate condizioni. Ad esempio, con cotture a temperature troppo elevate (e dunque anche con la frittura). Cosa che succede, tra l’altro, su molti alimenti industriali “insospettabili”, come cracker o biscotti per infanti.

Per quanto riguarda invece le tracce di pesticidi negli alimenti, sappiamo che anche questo è un fenomeno che di sicuro non fa bene alla salute. Anche se le tracce trovate rientrano sempre (o quasi) nei limiti di legge, il problema è l’accumulo di tante sostanze nel lungo periodo di tempo.

In sintesi, non è mangiando una fetta di pane con tracce infinitesimali di pesticidi che fa male. Ma il cibarsi, quotidianamente, di alimenti che contengono questa o quella sostanza, che alla fine diventano di quantità elevate, quantità che il nostro organismo ad un certo punto non riesce più a smaltire. Non ci resta che andare a scoprire, dunque, cosa è emerso sulle patatine fritte dopo le analisi svolte dagli esperti di Altroconsumo. Dopo di che potremo fare le nostre considerazioni e scegliere cosa mettere nel carrello della spesa.

Patatine Fritte Surgelate, i marchi da ‘evitare come la peste’ ecco cosa ci fanno mangiare

Quando andiamo a fare la spesa non possiamo che farci tentare da quei bei sacchetti di patatine fritte surgelate. Ce ne sono tantissime, e possiamo cuocerle sia in forno che nell’olio bollente. Ci aspettiamo di mangiare patatine fragranti e gustose, migliori di ciò che potremmo ottenere tagliando le patate fresche e cucendole in modo “tradizionale”.

In realtà, forse è meglio far tornare “in auge” questa abitudine, perché mangiare le patatine industriali sicuramente non fa benissimo alla salute.

Altroconsumo ha analizzato 12 marchi famosi, cercando di capire se c’era il rischio acrilammide o se ci fossero tracce di pesticidi. Ed ecco cosa è emerso.

I marchi coinvolti in questo test sono i seguenti:

  • Carrefour – Patatine fritte a fiammifero speciale forno; Coop – Patate da forno prefritte surgelate; Esselunga – Patate da forno prefritte surgelate; Eurospin – Delizie del sole patatine; Findus – Pat bon; Lidl – Harvest basket patatine fritte; McCain – Le patatine originali super croccanti anche in forno; MD – Le specialità di Beppe patate da forno;  Pam – Patate da forno prefritte surgelate senza glutine; Pizzoli – Patasnella da sempre in forno; Todis – Bontà dell’orto patatestick da forno prefritte.

Una delle prime note che ha segnalato la rivista Altroconsumo ha riguardato i risultati di cottura. Infatti, come cita testualmente la rivista, nonostante l’attuazione delle indicazioni in etichetta, “4 patatine (a marchio Pam, Todis, Lidl e le Pat Bon Findus) sono risultate ancora crude”. Siccome il test sulla cottura non è stato eseguito come con le altre patatine, il dato sullo sviluppo eventuale di acrilammide non è disponibile.

Le altre marche invece, hanno dato i seguenti risultati: da 71 microgrammi/kg di acrilammide a 473 microgrammi/kg. Questo è il valore più alto, sulle patatine a marchio Conad. Anche se i limiti di Legge sono determinati in 500 microgrammi/kg vediamo che ci si avvicina molto.

E i pesticidi?

Fortunatamente, le analisi di Altroconsumo hanno trovato tracce al di sotto dei limiti di Legge in soli due marchi: Coop e MD.

In conclusione, certamente le patatine prefritte dei marchi testati rispettano le Leggi, ma sapere quali rischi incorriamo riguardo all’acrilammide può farci preferire la frittura casalinga, o ancora meglio la cottura in forno, magari con le patate Bio coltivate nel nostro orto. Che certamente fanno meno male dei prodotti industriali in genere.

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