Busta paga più ricca di 600 euro, l’ultimo regalo dell’esecutivo Draghi

Una busta paga più ricca di 600 euro limitatamente al periodo d’imposta 2022. Il Decreto Aiuti Bis ha calato un altro asso nella manica.

Gli importi versati dal datore di lavoro ai lavoratori esenti dal pagamento di contributi sociali e imposte sono elevate fino a 600 euro.

Busta paga 600 euro
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Il periodo economico e sociale che stiamo vivendo impone dei cambiamenti radicali ed efficaci a tutela della popolazione. La maggior parte dei lavoratori non ha una retribuzione mensile tale da garantire la stessa qualità della vita dello scorso anno. L’aumento del costo della vita, infatti, ha scavalcato in maniera dirompente gli stipendi – vale anche per le pensioni – tanto da creare enormi difficoltà di pagamento tra le famiglie e le imprese. Il nuovo esecutivo sarà chiamato a prendere decisioni innovative e adeguate alle nuove problematiche incorse dopo la pandemia e lo scoppio della guerra in Ucraina. Serve una mentalità diversa ma, nel frattempo, il Decreto Aiuti Bis continua nel suo piano di interventi per sostenere i cittadini. Scopriamo gli aumenti in busta paga dal valore di 600 euro.

Busta paga più ricca, ecco il motivo

Nell’articolo 12 del Decreto Aiuti Bis si legge che per il periodo d’imposta 2022 le somme che il datore di lavoro versa al dipendente esenti dal versamento dei contributi sociali e delle imposte con riferimento all’articolo 52, comma 3 del Testo unico delle imposte sui redditi debbano essere elevate a 600 euro.

L’erogazione dovrà avvenire sotto forma di rimborsi per il pagamento delle utenze domestiche di luce, gas e acqua. I 600 euro saranno deducibili per il datore di lavoro e netti per il dipendente. Ciò significa che la somma non sarà assoggettata a contribuzione e non influirà sull’incremento della pensione.

I compiti del nuovo esecutivo

Il DL Aiuti Bis si compone di una serie di Bonus che rappresentano un sostegno economico per la popolazione. Il nuovo Governo dovrà deciderne la proroga, la revoca oppure l’estensione. Tra gli esempi citiamo il Bonus Trasporti che permette di risparmiare 60 euro sugli abbonamenti e biglietti ai trasporti regionali e il Bonus psicologo, agevolazione fondamentale per tante persone al fine di trovare un nuovo equilibrio mentale. Come non menzionare, poi, il Bonus TV con l’idea di aumento dell’importo da 30 a 50 euro e il taglio del cuneo fiscale per incrementare le buste paga dei lavoratori.

In tutto questo, poi, Alberto Brambilla, Presidente del Centro Studi e Ricerche itinerari previdenziali sottolinea come sarebbe importante estendere il “Bonus” 600 euro precedentemente citato anche al welfare aziendale. Con l’eliminazione dell’iter burocratico, nello specifico, e l’aumento dell’esenzione fiscale e contributiva a 2 mila euro l’anno netti si potrebbero – secondo il Presidente – innalzare i redditi tra i 15 mila e i 20 mila euro di circa il 14,7% e l’8,8%.

Inizia, dunque, il lavoro del nuovo Governo che si potrà basare su questione già aperte e su nuove idee rivoluzionare per sostenere l’Italia e gli italiani.

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