L’indennità di accompagnamento cambia importo: cosa accadrà da ottobre

I percettori dell’indennità di accompagnamento riceveranno una bella sorpresa nel mese di ottobre. L’importo erogato sarà più alto.

La rivalutazione anticipata delle pensioni riguarderà anche l’indennità di accompagnamento. Ecco perché la somma che si riceverà sarà maggiore.

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Da ottobre scatterà la perequazione parziale sulle pensioni, operazione pianificata dal Governo nel Decreto Aiuti Bis per sostenere la popolazione contro i rincari. Solitamente la rivalutazione con riferimento al costo della vita si attua all’inizio dell’anno nuovo. La situazione emergenziale che ha colpito l’Italia in seguito alla guerra tra Russia e Ucraina ha costretto l’esecutivo ad anticipare l’attivazione del meccanismo seppur in minima parte. A partire dal prossimo mese e fino a dicembre 2022 i cedolini delle pensioni saranno più ricchi anche se di pochi euro. Il tasso di rivalutazione applicato sarà, infatti, del 2% più uno 0,2% di conguaglio derivante dalla differenza tra l’1,7% stimato e l’1,9% effettivo di inflazione a gennaio 2021. Tra i beneficiari della perequazione anticipata ci sono anche i percettori di indennità di accompagnamento.

Indennità di accompagnamento, l’importo sarà più alto

La segnalazione dell’aumento dell’indennità di accompagnamento è giunta dai percettori stessi che hanno notato l’incremento visionando in anticipo il cedolino tramite Fascicolo previdenziale. Oltre alle prestazioni previdenziali, dunque, è stata a sorpresa confermata la perequazione per i trattamenti assistenziali tra i . Inizialmente, infatti, l’assenza di comunicazioni da parte dell’INPS ha lasciato presupporre un’esclusione dalla misura che fortunatamente non si è verificata.

Gli appelli al Governo sono serviti e ora è possibile conoscere l’ammontare dell’incremento sulle indennità previsto da ottobre per gli ultimi tre mesi dell’anno. L’importo dell’indennità per invalidi civili ammonta nel 2022 a 525,17 euro mentre quella per i ciechi assoluti è di 964,80 euro. Applicando il tasso del 2% si otterrà un aumento di 10,5 euro per i primi e di 18,93 per i secondi. Il conguaglio dello 0,2% farà alzare di pochi spicci queste cifre. Insomma, l’aiuto è completamente inutile dinanzi all’inflazione odierna ma era giusto erogarlo così come agli altri beneficiari della rivalutazione.

Cosa accade in caso di compatibilità con altri trattamenti

Occorre specificare che la perequazione al 100% non è per tutti ma solo per chi ha un assegno con importo annuo inferiore a quattro volte il trattamento minimo ossia a 2.062 euro lordi mensili. Per somme superiori a questa ma inferiori a 2.577,90 euro la rivalutazione sarà del 90% e, infine, per gli assegni sopra i 2.577,90 euro sarà del 75%.

Ciò significa che chi percepisce sia l’indennità di accompagnamento che altri trattamenti previdenziali e assistenziali dovrà sommare gli importi per capire quale tasso di perequazione sarà applicato nella definizione dell’incremento.

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