Monkeypox HIV Covid West Nile e ora anche la ‘Tomato Flu’, cosa succede nel mondo (e ai nostri anticorpi) La situazione

Prima Monkeypox HIV Covid e ora la Tomato Flu, l’ultima delle nuove malattie scoperte, che colpisce i bambini piccoli. Cosa sta succedendo nel mondo.

La chiamano la “malattia del pomodoro” a causa delle grosse chiazze e vesciche rosse che compaiono sulla pelle. La Tomato Flu sta colpendo molti neonati e bambini. Nuove e vecchie malattie stanno affliggendo il mondo.

Prima Monkeypox HIV Covid e ora la Tomato Flu, l'ultima delle nuove malattie scoperte, che colpisce i bambini piccoli.
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Leggendo le notizie quotidiane viene la sensazione di non riuscire “a star dietro” a tutte le malattie in circolo. Il Covid sembrava un evento terribile, una pandemia più unica che rara. Ma qualcosa deve essere cambiato, perché in questi ultimi mesi sono scoppiati focolai di numerose altre malattie, gravi e talvolta potenzialmente mortali.

Non ci vuole molto, purtroppo, a stilare un elenco dei tanti, troppi virus che stanno colpendo le persone. Oggi siamo ancora a contare gli infetti da Covid. Nonostante la massiccia campagna vaccinale, la malattia circola abbondantemente tra le popolazioni di tutto il mondo. Salgono gli indici di contagio. Continuano a morire decine se non centinaia di persone ogni giorno. E “per fortuna” che le varianti non danno gli effetti gravi come quelli del ceppo originario. Si scopre, sempre “per fortuna”, che con una cura tempestiva a base di antinfiammatori (Ibuprofene) si evita la forma grave.

Improvvisamente però, una malattia che se n’era stata “buona” fino ad oggi, il Vaiolo delle Scimmie, si espande e contagia soprattutto giovani uomini. Decine e decine i casi in tutto il mondo, tanto che è diventata una nuova emergenza sanitaria. “Menomale”, anche in questo caso, che esistono dei vaccini “off-label” che sembrano efficaci. E comunque la malattia scompare da sola nella maggior parte dei casi, in un paio di settimane. Basta effettuare la giusta terapia farmacologica.

Ricordiamo poi il caso eclatante del giovane palermitano che è tornato da una vacanza e si è visto diagnosticare tre malattie gravi in un colpo solo: Covid, Monkeypox e HIV. Non sono trascorsi nemmeno due giorni da questa notizia che apprendiamo di un giovane 25enne che, oltre a Vaiolo delle Scimmie e HIV si è preso pure la Sifilide.

l’AIDS è una malattia che non è mai scomparsa, ma in questi ultimi giorni comincia a riapparire “sulla scena”. Gli esperti hanno addirittura trovato una variante ancora più contagiosa. Lo riporta un articolo di ANSA del febbraio di quest’anno.

Poi arriviamo al West Nile e la cosa, forse, si complica. Perché anche questo virus esiste da tempo, ma da Padova arriva un inquietante allarme: “sta dando effetti più gravi, soprattutto a livello neurologico, nei pazienti infetti“. Si cerca ancora di capire come mai.

Monkeypox HIV Covid West Nile e ora anche la ‘Tomato Flu’

Dall’India stanno arrivando brutte notizie. Una malattia forse sconosciuta ha già colpito un centinaio di bambini piccoli, di età fino ai 5 anni. I sintomi, oltre a febbre e debolezza, si manifestano con la comparsa di strane e grandi bolle rosse sul corpo, che diventano come pomodori. Da qui il nome della nuova malattia.

Le ipotesi sono diverse, e prendono in considerazione la comparsa di un nuovo virus, ma anche quella di una variante delle malattie esantematiche già conosciute. Anche in questo caso, sempre “per fortuna”, sembra che l’infezione non sia mortale, e le Autorità stanno trattando i pazienti con del semplice Paracetamolo (conosciuto anche come Tachipirina) per far abbassare la febbre e diminuire il dolore.

Il fatto che una nuova malattia sia presente al momento solo in India non è molto rassicurante. L’esperienza ci ha insegnato che basta un “portatore” infetto e in un batter d’occhio tutto il mondo è in pericolo. Inoltre, come viene raccontato su The Guardian, l’influenza del pomodoro è concomitante all’aumento dei casi di Covid e di Influenza Suina.

Malattia quest’ultima che, ricordiamo, vanta un triste primato: è stata la prima pandemia del XXI secolo. Era il 2009. Nonostante gli allarmismi e l’approvazione in via eccezionale di tre vaccini (come per il Covid) non vi furono obblighi e, seppur con numerose vittime, il virus è poi diventato endemico.

Abbiamo dimenticato qualcosa? Sì, la Dengue, la febbre gialla, Zika e Chikungunya, le malattie trasmesse dalle zanzare, proprio come la West Nile. Ogni anno, nel mondo, circa 1 milione di persone muore a causa delle complicazioni date da suddette infezioni. A fronte di centinaia di milioni di contagiati.

Dunque un rapporto inquietante, quello che emerge da tutti i dati diffusi quotidianamente dai diversi Paesi. I virus stanno mutando? Siamo davvero entrati nell’era delle Pandemie, come suggeriva un noto filantropo? Ma soprattutto, il nostro sistema immunitario, riuscirà a far fronte a tutti questi nuovi (e vecchi) attacchi? Certamente l’uomo dovrà cercare di contrastare l’evoluzione dei vari virus, ma dobbiamo anche ricordarci che l’isolamento non è una buona soluzione. Con il Covid non ha funzionato, anzi.

Alcuni esperti da tempo denunciano il fatto che disinfettarsi spesso e non contrarre malattie fa abbassare le difese naturali. Non parliamo poi degli effetti devastanti sulla psiche che ha avuto il lockdown. Il benessere emotivo di tantissimi giovani è stato letteralmente spazzato via. Sostituito da attacchi di panico, autolesionismo, ansia e paura di vivere.

Persino il Ministero della Salute, in una circolare, “ammetteva” che forse l’aver tenuto troppo tempo le mascherine ha impedito ad altri virus di circolare. Una volta “tornati alla normalità”, il nostro organismo soffre di più.

La speranza è che, oltre a terapie farmacologiche e vaccini, vengano divulgate anche informazioni utili a far crescere la consapevolezza delle persone. A tutelare la propria salute (anche) con abitudini alimentari corrette.

La Scienza e la Ricerca sostengono da sempre che condurre una vita sana, senza troppo stress (o continua tensione e paura) e senza eccessi, e con un’alimentazione di stampo Mediterraneo si può già fare molto. Si può dare all’organismo tutto ciò che serve per contrastare molte malattie e ridurre il rischio di sviluppare tumori.

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