Aumento incredibile in busta paga nei prossimi mesi: ma attenzione, non riguarda tutti

Tra giugno e luglio molti lavoratori riceveranno un aumento in busta paga. Per quale motivo? A chi spetta ed in che misura?

Il prossimo mese molti dipendenti riceveranno la cd. quattordicesima, la mensilità aggiuntiva riconosciuta, però, solo a determinate categorie di lavoratori.

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Si tratta di una vera e propria mensilità ulteriore, a cui hanno diritto, nel periodo estivo, alcuni lavoratori dipendenti e viene attribuita direttamente in busta paga. A differenza delle tredicesima, dunque, che viene corrisposta, per legge, a tutti i dipendenti, la quattordicesima è predisposta dai singoli contratti collettivi.  Di conseguenza, l’aumento non riguarda tutti.

Chi riceverà, dunque, tale compenso direttamente nella busta paga del prossimo mese e a quanto ammonta? Analizziamo tutti gli aspetti della disciplina.

Aumento in busta paga: quali sono i lavoratori che lo riceveranno?

La quattordicesima mensilità, anche detta “gratifica feriale”, comporta un aumento in busta paga nel periodo estivo ma, a differenza della tredicesima, non spetta a tutti. Ad esempio, è una caratteristica propria dei contratti di lavoro privato, quindi non ne hanno diritto i dipendenti pubblici.

Ricevono la quattordicesima, i lavoratori del settore terziario, del commercio e del turismo, del settore alimentare, del settore pulizie e multiservizi e autotrasporti e logistica. Altri lavoratori interessati dalla mensilità aggiuntiva sono gli operai agricoli, i dipendenti delle farmacie private, quelli di Poste Italiane e gli addetti alla vigilanza privata.

Non spetta, invece, ai lavoratori domestici (colf e badanti),ai metalmeccanici, ai bancari e ai lavoratori del settore tessile.

Per capire se si riceverà la quattordicesima, quindi, è fondamentale verificare quanto sancito dal contratto collettivo di riferimento. Se quest’ultimo, infatti, la prevede, il datore di lavoro non può rifiutarsi di versarla.

In che modo si calcola l’importo della quattordicesima?

Nei mesi estivi, alcune categorie di lavoratori ricevono un aumento in busta paga. La quattordicesima consiste in una mensilità differita, che viene maturata dal dipendente durante l’intero anno. Rappresenta, infatti, l’1/12 della retribuzione lorda annuale (nel caso in cui si lavori per 12 mesi).

Il periodo di riferimento per il calcolo dell’importo va dal 1° luglio dell’anno precedente al 30 giugno dell’anno in corso e, se l’attività lavorativa è, invece, durata di meno, la cifra della quattordicesima di riduce. La formula utilizzata è, nello specifico, la seguente: (retribuzione lorda mensile moltiplicata per il numero di mesi lavorati) diviso 12.

Bisogna ricordare, inoltre, che questa ulteriore mensilità viene erogata solo se il dipendente ha lavorato per almeno 15 giorni.

Ecco un esempio di calcolo che permette di chiarire il meccanismo. Supponiamo che il lavoratore percepisca 1.300 euro lordi al mese. Se ha lavorato dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022, l’importo sarà uguale a: 1.300 euro * 12 mesi lavorati/ 12 mensilità. Dunque, 1.330 euro, uno stipendio intero aggiuntivo.

La tassazione relativa alla quattordicesima

Anche la quattordicesima è sottoposta a contributi e tassazione Irpef, ma non si applicano le detrazioni relative al reddito da lavoro dipendente e a quelle previste per il coniuge e per i familiari a carico. In ogni caso, alla fine dell’anno o in caso di cessazione del rapporto di lavoro, è previsto un conguaglio sulle somme versate, nel quale sono valutate anche le detrazioni. In questo modo, il lavoratore può recuperare l’Irpef pagata sulla quattordicesima.

La quattordicesima, dunque, fa reddito anche i fini ISEE e, per tale ragione, potrebbe inficiare il riconoscimento futuro di alcune agevolazioni, come il Reddito di Cittadinanza e l’Assegno Unico.

Quando viene erogato l’aumento in busta paga?

La quattordicesima spetta sullo stipendio dei mesi estivi, tra giugno e luglio. Ma quando viene pagata nello specifico? La data dipende da quello che è sancito nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro della categoria a cui si appartiene che, di solito, prevede un periodo limite, entro il quale il datore di lavoro deve provvedere.  Ad esempio, per i dipendenti assoggettati al Ccnl terziario, commercio e turismo, si riceve entro il 1° luglio, mentre negli studi professionali entro il 30 giugno.

Il datore di lavoro, inoltre, è obbligato al pagamento della quattordicesima e, in caso contrario, il lavoratore può predisporre di tutte le tutele previste nel caso di mancata erogazione dello stipendio.

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