Pensione lavoro gravoso: cosa si rischia se il codice ISTAT è errato? La soluzione da considerare per il pensionamento

Chiedere la pensione per lavoro gravoso per questi lavoratori è un’odissea e il più delle volte la domanda è respinta dall’INPS.

Andare in pensione è molto più complicato di quanto si possa pensare. Per prima cosa bisogna controllare se si hanno i requisiti. Poi bisogna preparare tutti i documenti da consegnare al momento della presentazione della domanda. Sembra che tutta finisca qui.

lavoro gravoso
Foto canva

A volte, però, soprattutto per alcune categorie di lavoratori l’iter burocratico è piuttosto lungo. Ci riferiamo ai lavoratori gravosi che il più delle volte si vede respingere la domanda di pensionamento dall’INPS. Anche senza chiarire i motivi. In questo articolo analizzeremo quali potrebbero essere le motivazioni rispondendo a un quesito di un nostro Lettore.

Pensione lavoro gravoso: cosa si rischia se il codice ISTAT è errato?

“Salve. Sono prossimo alla pensione con 41 anni di contributi e ho maturato gli anni anche come precoce. Il mio timore è che USL 9 (dove sono ancora in servizio), che dovrà compilare il mod. AP 116 da allegare alla domanda di pensione che presenterò a gennaio prossimo, mi penalizzi per un codice ISTAT errato o non idoneo per accedere alla pensione come gravoso/precoce. Qualora mi venisse assegnato un codice errato come mi devo comportare con l’azienda? Grazie per la risposta”.

Come detto in precedenza, a volte l’iter dalla domanda di pensione per lavoro gravoso è molto lungo. Il più delle volte l’INPS respinge le pratiche di pensionamento senza chiarire i motivi. Ma questi possono essere tanti.

Ad esempio, la certificazione per il riconoscimento del lavoro gravoso è una delle motivazioni. Infatti, la maggior parte delle volte l’ISTAT attribuisce al lavoratore un codice attività che poi non coincideva con le mansioni effettivamente svolte e che danno diritto alla tutela del lavoro gravoso.

Oppure, la mancanza di un documento da integrare nella pratica. In questo caso, sono molti i Lettori che si lamentano che dopo la richiesta da parte dell’INPS di integrare la pratica con il documento richiesto, è il patronato che, oberato di lavoro, non ottempera alla richiesta.

Conclusioni

Le consigliamo di rivolgersi a un patronato o direttamente all’INPS per verificare che il suo codice ISTAT sia conforme ai requisiti richiesti per accedere a questa misura. Se dovesse essere errato, potrebbe chiedere la rettifica all’azienda. Questa dovrà formulare un’istanza e pagare, se ciò comporta una differenza di retribuzione e contribuzione.
Le ricordo che è sempre possibile presentare ricorso in caso di rifiuto all’istanza di pensionamento dell’INPS.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, invia qui il tuo quesito.

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