Come conseguire il patentino per guidare un muletto, un lavoro molto richiesto

Il carrello elevatore, detto anche comunemente muletto, rappresenta un macchinario indispensabile soprattutto nei lavori di magazzino per molte aziende.

Importante ma anche pericoloso come tutti i mezzi su ruote, per questo motivo per condurlo serve un apposito patentino. In questo articolo cerchiamo di capire come ottenere questo documento.

Patentino muletto
Foto Canva

Per ottenere il patentino per condurre un carrello elevatore serve in realtà un breve percorso formativo sia teorico che pratico. La formazione è molto importante perché purtroppo gli incidenti legati all’uso di muletti hanno spesso esiti molto pesanti, spesso mortali. Vediamolo nel dettaglio…

La definizione di cosa è un carrello elevatore

Un accordo tra Stato e Regioni risalente al 2012 ci dà la definizione di cosa si intenda per carrello elevatore: “un qualsiasi veicolo dotato di ruote concepito per trasportare, trainare, spingere, sollevare, impilare o disporre su scaffalature qualsiasi tipo di carico ed azionato da un operatore a bordo su sedile”.

Si tratta di un macchinario ormai indispensabile a livello industriale per spostare in sicurezza e in modo rapido mercanzia pesante e anche fragile. Ma per guidare questo tipo di mezzi in Italia serve ottenere patentino che si “conquista” dopo avere svolto una formazione teorica e pratica e aver superato due test.

Non è una vera patente ma un certificato di idoneità

Abbiamo parlato di patentino ma in realtà si tratta di un termine colloquiale. Per la precisione stiamo parlando di un certificato cartaceo di idoneità alla guida. Anche se alcuni enti lo presentano anche in forma di una card plastificata quello che davvero ha valore legale è il certificato cartaceo.

Questa certificazione di permette di poter guidare carrelli elevatori e strumenti di lavoro che appartengono alla stessa categoria. Ha una validità di cinque anni. Alla scadenza per ottenere il rinnovo servirà frequentare un corso di formazione di quattro ore.

Se il carrello elevatore viene guidato in aree private (tipo appunto un magazzino di una ditta) non è serve avere anche la patente B, che invece risulta necessaria se si percorrono con il mezzo anche in aree pubbliche.

Per ottenere il “patentino” bastano fra i 100 e i 200 euro

La certificazione per guidare un carrello elevatore si ottiene al termine di un percorso di formazione teorica e pratica. A prevedere tali corsi possono essere molti enti, come: Regioni, Province, Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Inail e sindacati, vari ordini professionali, società che di distribuzione di questi macchinari, enti di formazione che sono accreditati presso la Regione di riferimento.

Solitamente il prezzo per ottenere il patentino per il muletto va da 100 a 200 euro. Il costo del rinnovo e del corso di aggiornamento si aggira sulle 80 euro. Vale la pena segnalare che per chi si trova in uno stato di disoccupazione ci sono molti enti che, periodicamente, pianificano corsi gratuiti per ottenere questa certificazione che rappresenta un valore aggiunto quando si cerca un posto di lavoro in quel settore.

Un corso di 12 ore con due test da superare

Il corso per ottenere la certificazione per il carrello elevatore dura 12 ore ed è strutturato in vari moduli: un modulo giuridico con info sulle normative nel campo dell’igiene, sicurezza e della responsabilità dell’operatore. Un modulo tecnico con informazioni più tecniche su come usare il mezzo, le attrezzature, la strumentazione e come farlo in sicurezza. Un modulo pratico che consiste in esercitazioni pratiche sul muletto. Al termine si dovranno da superare due prove: una di teoria e una di pratica.

Attenzione a non sbagliare più del 30 per cento delle risposte!

L’esame teorico è strutturato sul modello di quello che bisogna superare per ottenere la patente automobilistica. Valere a dire esame a risposta multipla sugli argomenti analizzati nel corso. L’esame si supera se si sbagliano al massimo il 30 per cento delle domande. Se si viene bocciati il test ovviamente dovrà essere ripetuto in altra data.

La prova pratica è focalizzata sul dimostrare di saper guidare il mezzo e su come mettere in atto le varie procedure di sicurezza. Vengono eseguite alcune manovre che solitamente si compiono durante la guida come operazioni di carico, scarico, avanti e retromarcia e anche dei brevi “slalom” fra degli ostacoli per certificare la capacità di guida dell’esaminando.

Se si superano le due prove si ottiene l’agognato “patentino” e si può iniziare questo tipo di attività lavorativa.

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