Giacenza media conto corrente: come abbassarla (legalmente) per non pagare la tassa patrimoniale

Abbassare la giacenza media dei soldi sul conto corrente per non dover pagare la tassa patrimoniale è possibile senza impensierire il Fisco. Vediamo come procedere legalmente.

La tassa patrimoniale va corrisposta superando una soglia prefissata sul conto corrente. E’ possibile evitare di corrispondere l’imposta per risparmiare 34,20 euro all’anno?

Giacenza media conto corrente
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Le tasse, necessarie per lo Stato ma un pesante fardello per i cittadini che devono corrispondere importi più o meno onerosi mensilmente, trimestralmente o annualmente. I portafogli delle persone sono perennemente aperti per pagare la spesa, le bollette, il carburante, i beni di prima necessità, il Canone Rai, l’assicurazione auto e si potrebbe continuare per molte righe ancora. Affrontare tutte queste uscite tra i rincari generali non è semplice e riuscire a risparmiare anche pochi euro sarebbe un grande traguardo. Sommando risparmi di piccola entità si potrebbe ottenere, infatti, un guadagno rilevante. Da qui l’importanza di conoscere qual è il modo legale per poter abbassare la giacenza media sul conto corrente ed evitare di versare 34,20 euro all’anno di tassa patrimoniale.

Giacenza media e tassa patrimoniale, cosa sapere

Se la giacenza media annua sul conto corrente supera una determinata soglia scatta la tassa patrimoniale, un’imposta di bollo del valore di 34,20 euro. Il limite insuperabile è di 5 mila euro, una liquidità presente su tanti conti dei contribuenti ma che non tutti sanno come gestirla per evitare il pagamento della tassa. L’obiettivo è avere, a fine anno, una giacenza media inferiore a 5 mila euro.

L’idea potrebbe essere quella di prelevare continuamente contanti per rimanere al di sotto della soglia ma questo escamotage funzionerebbe solamente per chi supera di poco il limite e, dunque, ha necessità di piccoli prelievi con cui è possibile pagare la spesa, un acquisto di importo non eccessivo (ricordiamo che i pagamenti in contanti non possono superare i 1,999,99 euro nel 2022, cifra che scenderà a 999,99 euro nel 2023) oppure una bolletta. Se l’importo sul conto corrente, invece, è eccessivamente superiore a 5 mila euro non è possibile procedere con i prelievi continui dato che il ritiro di grandi somme impensierisce il Fisco e fa scattare i controlli nell’ottica della lotta all’evasione fiscale.

Le soluzioni da valutare

Per cifre notevolmente superiori a 5 mila euro è consigliabile investire le somme in eccesso. In questo modo si potrà evitare di pagare la tassa patrimoniale mantenendo la giacenza media al di sotto della soglia limite. La scelta può cadere su diversi prodotti a basso rischio che non promettono, però, grandi guadagni. Citiamo, ad esempio, i Buoni Fruttiferi Postali oppure i Buoni del Tesoro Poliennali. Ottima opportunità, poi, sono i conti deposito che prevedono una remunerazione al termine della scadenza del contratto. Il vantaggio di questa scelta è la possibilità di optare per un versamento di denaro senza vincoli temporali in modo tale da poter avere accesso ai risparmi in qualsiasi momento.

Gli amanti del rischio, infine, possono azzardare speculazioni dai guadagni più elevati ma solo a determinate condizioni. Occorrerà conoscere i mercati finanziari, saper leggere gli andamenti di titoli e azioni, individuare gli strumenti di investimento più idonei e, volendo praticare trading online, sarà necessario scegliere le piattaforme più affidabili come Plus500 o eToro.

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