Buoni Fruttiferi e BTP: differenza e convenienza sulle 2 possibilità per investire soldi

Le diverse tipologie di Buoni Fruttiferi Postali e di Buoni del Tesoro Pluriennali mettono davanti ad un dubbio, qual è il buono che rende di più? Risponderemo alla domanda attraverso una rapida panoramica tra le opportunità sul mercato.

Buono del Tesoro Poliennale, Buono 5×5 oppure Buono dedicato ai minori? Qual è la migliore occasione da sfruttare per tutelare i propri soldi e vederli crescere nel tempo?

buoni fruttiferi
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I prodotti di Poste Italiane cercano di soddisfare le diverse esigenze dei clienti. L’azienda propone conti correnti, carte prepagate con IBAN, polizze assicurative, prestiti e Libretti Postali. Nella lunga lista dei servizi troviamo, poi, i Buoni Fruttiferi, strumenti di investimento che i cittadini apprezzano in modo particolare.

Parliamo di quei piccoli risparmiatori che desiderano proteggere i risparmi piuttosto che aumentarli nel tempo. Per avere grandi guadagni, infatti, occorre assumersi dei rischi maggiori ed investire in modo differente come, ad esempio, con il trading online. I Buoni di Poste Italiane, invece, sono dedicati a chi si accontenta di rendimenti non elevati perché l’obiettivo primario rimane la tutela dei propri soldi. Allo stesso modo i Buoni del Tesoro Poliennali rappresentano un certificato di debito che garantiscono incassi regolari e predeterminati. Quale è, dunque, il prodotto migliore tra quelli garantiti dallo Stato italiano?

Buoni Fruttiferi Postali e BTP a confronto

Iniziamo dal migliore Buono proposto da Poste Italiane, quello dedicato ai minori. La durata massima prevista è di 18 anni e si avrebbe sottoscrivendo il Buono Fruttifero alla nascita del figlio o nipote. L’investimento crescerebbe negli anni fino al compimento dei 18 anni quando il neo maggiorenne potrebbe ritirare la somma accumulata con l’interesse del 2,50%. Un esempio riporta un’intestazione di mille euro per un bambino nato nel 2022 che raggiungerebbe i 1.484 euro nel 2040. Parliamo, dunque, di un guadagno di 484 euro in 18 anni.

La percentuale del 2,50% è la più alta tra i Buoni Fruttiferi di Poste Italiane – la seconda soluzione più remunerativa è il Buono 5×5 con rendimento massimo dell’1,5% in 25 anni – ed è una delle più elevate tra i prodotti in circolazione sul mercato. Attenzione, un Buono del Tesoro Poliennale raggiunge il Buono dedicato ai minori in quanto a convenienza e guadagno.

Il Buono del Tesoro Poliennale 2040 è il vincitore?

Il confronto tra il Buono per minori di Poste Italiane e il Buono del Tesoro Poliennale mette alla luce delle differenze che potrebbero, in questo momento, dare la “vittoria” al BTP 2040. Ad oggi il rendimento del BTP a 18 anni, ossia con scadenza il 1° marzo 2040, è del 2,4% annuo ossia una cifra superiore rispetto a quella percepita dal neo maggiorenne. Inoltre, il BTP ha il vantaggio di staccare cedole su basi semestrali mentre il Buono di Poste Italiane non prevede cedole fino alla scadenza.

Un confronto tra il BTP con rendimento del 2,4% annuo e il Buono Fruttifero con scadenza inferiore ai 18 anni, poi, sottolineerebbe il maggior guadagno del primo strumento. Un chiaro esempio di riferimento riporta la percentuale del rendimento per un Buono intestato ad un bambino di 10 anni e, dunque, con 8 anni di investimento. Parliamo dell’1,5% contro il 2% netto guadagnato con un BTP a otto anni.

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