Bollo auto, non tutti lo sanno ma esiste una soluzione che permette di pagare questa tassa in tre rate. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Non tutti i contribuenti italiani lo sanno, ma da un po ‘di tempo è possibile pagare il bollo auto, e anche altre tipologie di tasse, in tre rate. Questo ad esempio è un servizio che offre PayPal, azienda leader nel mercato dei pagamenti digitali e fondata quasi vent’anni dal geniale inventore sudafricano Elon Musk, che in seguito la vendette insieme al fratello.
PayPal nasce nel 1998, e da allora si è sempre preoccupati di offrire ai suoi consumatori un servizio agile per pagare su internet invece di utilizzare una carta di credito.
Bollo Auto, in cosa consiste il nuovo servizio di PayPal con la Pubblica Amministrazione
Un’altra comodità molto apprezzata dagli utenti in questo ventennio, è quella di celare ai commercianti che ricevono il loro saldo in questa modalità, alcune informazioni private che in altre tipologie di pagamento si è invece costretti a fornire. Con Paypal dunque l’invio di denaro in modo semplice e veloce è garantito, e d’altronde non è un caso se questo servizio negli anni abbia fatto tantissima concorrenza al normale bonifico.
In particolar modo per quanto riguarda gli acquisti che è possibile fare su e-commerce. E adesso, l’azienda in Italia ha introdotto una nuova funzione che consente la possibilità per i cittadini, di pagare le sue multe in comode rate.
Bollo auto, ecco come puoi pagarlo in 3 rate grazie a Paypal
Questa nuova soluzione proposta da Paypal, nasce infatti da una collaborazione con il servizio PagoPA della Pubblica Amministrazione italiana. La prima cosa però da sapere è che questa opzione è attiva soltanto a certe condizioni. Sarà possibile rateizzare le proprie tasse, compreso il tanto odiato bollo auto, soltanto nel caso in cui le sanzioni pecuniarie da saldare, siano comprese tra i trenta e i duemila euro.
Una soluzione che di sicuro renderà felici tantissimi contribuenti sul territorio nazionale. Gli utenti di Paypal devono poi tenere a mente gli importanti cambiamenti che verranno introdotti nel servizio a partire dalla data del 6 Maggio 2022. Cambieranno infatti le condizioni e le regole di utilizzo di Paypal. E questo comporterà anche un nuovo costo da sostenere per i clienti.
Verrà infatti addebitata al consumatore una somma, che va intesa nella formula una tantum, per coloro che non effettuano operazioni all’interno della piattaforma da almeno. Una sorta di tassa dunque sul mancato utilizzo per gli account che non comprano tramite Paypal da troppo tempo.
Bollo auto, alcuni casi in cui puoi essere esentato dal suo pagamento
Come abbiamo spiegato in precedenza, questo nuovo servizio offerto da Paypal consente di poter pagare alcune tasse della pubblica amministrazione in tre rate. E tra le varie sanzioni è compreso anche il bollo auto, una delle tasse più odiate dagli italiani, secondo solo forse al canone rai. Ci sono però tantissime casi in cui si può essere esentati dal pagamento del bollo auto, che molti cittadini italiani nemmeno conoscono.
Vediamo nel dettaglio quali sono. In primo luogo, coloro che usufruiscono della Legge 104 hanno diritto ad un’esenzione da questa tassa per legge.
Ha diritto all’esenzione anche chi è proprietario di un’automobile d’epoca
L’aspetto che forse si conosce meno di questo provvedimento, è che questa possibilità può spettare in alcuni casi anche ai caregiver dei beneficiari della 104. Anche coloro che risultano proprietari di automobili storiche, d’epoca, e che dunque non vanno su strada, non sono tenuti dalla legge a pagare il bollo auto.
C’è poi una particolare disposizione, attuata in italia però soltanto da alcune singole regioni, che prevede l’esenzione dal bollo nel caso in cui si decida di acquistare un veicolo elettrico o comunque una vettura ibrida. Un modo dunque per incentivare l’utilizzo di automobili meno inquinanti di quelle tradizionali.
In ultimo, è bene che tutti i contribuenti italiani tengano sempre a mente quali sono i termini ultimi per saldare il bollo auto con lo stato. Un aspetto importante da ricordare ad esempio, è che i termini per il pagamento decorrono, a partire dalla data in cui viene formalmente spedito l’avviso di pagamento.
