Pensione donna con 58 anni di età: 5 cose che possono fare la differenza

Pensione donna con 58 anni di età nel 2022 o 2023 è possibile? Quando si perde sull’assegno? Chiariamo i dubbi

Le donne hanno la possibilità di accedere all’Opzione donna, che permette di uscire dal lavoro circa 8/9 anni prima rispetto all’età pensionabile di 67 anni.

Pensione donna con 58 anni di età
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La pensione anticipata Opzione donna, è una misura prorogata ogni anno, infatti, scade il 31 dicembre 2022. Più volte messa in discussione, sembra trovare un consenso positivo nel 2023. Infatti, allo studio la possibilità di renderla strutturale. Su questa misura ci sono arrivate numerosissime domande dalle Lettrici. Abbiamo preso cinque quesiti in qui chiariamo 5 aspetti importanti.

Pensione donna nel 2022

1) Buongiorno, chiedo, sono nata il mese di novembre 1965, ho già maturato i 35 anni prima del 31/12/2021. Cosa posso fare? Posso avere una possibilità per la pensione quando? 

Per poter accedere alla pensione anticipata Opzione donna, che prevede 35 anni di contributi e 58 anni di età per le lavoratrici dipendenti o 59 anni per le autonome, i requisiti richiesti devono essere perfezionati entrambi (età più contributi) al 31 dicembre 2021.

Nel suo caso lei ha maturato solo il requisito contributivo e non quello anagrafico. Pertanto, non può accedere nel 2022 a questa misura. Nella nuova riforma pensione che andrà in vigore nel 2023, si valuta la possibilità di rendere la pensione Opzione donna strutturale con lo spostamento ogni anno della data entro quando maturare i requisiti.  Questo significa che non sarà più soggetta a proroga ma entra di diritto nel nostro sistema previdenziale.

Con i requisiti a fine 2022, quale possibilità

2) Buongiorno, volevo una informazione relativamente all Opzione donna, compio 58 anni a dicembre 2022 e 35 anni di contributi  a luglio 2023. Qualora venga rinnovata nel 2023 posso fare la domanda per la pensione? Grazie

La risposta è negativa in quanto entrambi i requisiti devono essere perfezionati l’anno prima per accedere alla misura. Questo significa che se matura il requisito contributivo a luglio 2023, potrà accedere all’ Opzione donna (nel caso di proroga o resa strutturale) nell’anno 2024.

Il perfezionamento dei requisiti è fondamentale

3) A fine luglio  ho 35 anni di contributi versati, posso andare in pensione (opzione donna) posso avere dei consigli come posso fare per ottenere la pensione. Grazie, saluti 

Purtroppo, anche in questo caso la risposta è negativa, come sopra evidenziato, possono accedere all’Opzione donna le lavoratrici dipendenti con 58 anni di età o le autonome con 59 anni di età. Unitamente al requisito contributivo di 35 anni, entrambi i requisiti devono essere stati maturati entro il 31 dicembre 2021.

Periodi di aspettativa

4) Salve sono una consulente di poste italiane 57 anni di età e 35 di servizio a dicembre 2022 vorrei sapere quando potrei accedere all’opzione donna (qualora fosse prorogata) da premettere che ho usufruito nella mia carriera lavorativa di circa 18 mesi di aspettativa non retribuita. Grazie

I 35 anni di contributi richiesti per l’Opzione donna devono essere effettivi. Quindi, i 18 mesi di aspettativa devono essere defalcati dai 35 anni richiesti. Inoltre, non sono considerati nel calcolo dell’assegno anche i periodi di indennità di disoccupazione e malattia. Questa misura è calcolata interamente con il sistema contributivo e in alcuni casi può risultare penalizzante. Infine, se sarà prorogata nel 2023 o diventerà strutturale, per accedere alla misura i requisiti devono essere perfezionati entro il 31 dicembre 2022.

Cosa cambia per le dipendenti del pubblico impiego?

5) Buongiorno, al 31/12/2022 maturo 61 annidi età  e 35 anni di servizio. Chiedo se  è possibile accedere all’opzione donna ed essendo dipendente pubblico eventualmente quanto perdo in percentuale di pensione effettiva. Grazie

Se la misura sarà prorogata nel 2023 lei avendo maturato entrambi i requisiti potrà fare domanda per l’Opzione donna. Ricordiamo che è prevista per le lavoratrici dipendenti una finestra mobile di 12 mesi. In questo periodo la lavoratrice potrà continuare a lavorare o scegliere, al termine del periodo preavviso per le dimissioni per pensionamento, chiudere il rapporto e attendere senza stipendio o pensione. La pensione donna non cambia da dipendente pubblica o privata, ma dalla carriera lavorativa. Infatti, una lavoratrice con una carriera discontinua, con periodi di disoccupazione o senza contributi, può ottenere un assegno con una decurtazione che va dal 25 al 30%, rispetto all’ultimo stipendio percepito.

Prima di aderire a questa misura, consiglio di effettuare una simulazione in base alla propria situazione contributiva.

Se hai dubbi o vuoi porre una domanda di carattere previdenziale, fiscale e legge 104, inviala alla mail: esperto.informazioneoggi@gmail.com

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