Fatture visite mediche nel 730: attenzione a come detrarle

Le fatture delle visite mediche possono essere scaricate col 730 o con il modello Redditi. In che modo? Ecco tutto quello che bisogna sapere.

Tra le varie agevolazioni fiscali, quella relativa alle spese sanitarie è, senza dubbio, la più diffusa. Nella maggioranza dei casi, è prevista una detrazione dall’Irpef di una percentuale della spesa sostenuta (il 19%) per la parte eccedente l’importo di 129,11 euro (la cd. franchigia). L’Agenzia delle entrate, ogni anno, attraverso una circolare, indica tutti i dettagli per la corretta compilazione della dichiarazione dei redditi.

fatture visite mediche
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Le spese mediche possono essere detratte attraverso la dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Redditi Persone fisiche). Sono numerose le spese per le quali si applica tale facoltà: visite da parte di un medico generico, acquisto di medicinali, visite specialistiche, analisi, indagini radioscopiche, terapie, ricoveri per interventi chirurgici, acquisto di attrezzature sanitarie, assistenza infermieristica e riabilitativa.

Come detrarre le visite mediche: l’imposta di bollo nella dichiarazione dei redditi  

Che cos’è l’imposta di bollo? Le visite medico-sanitarie generiche e specialistiche sono libere dall’Iva, ma comprendono il pagamento di un’ imposta di bollo di 1,81 euro sulle fatture di importo superiore a 77,47 euro; esse possono essere detratte nella dichiarazione dei redditi, sia tramite il Modello 730 2022 sia il Modello Redditi PF.

Nella maggior parte dei casi, la marca da bollo non viene inserita dal medico che rende la prestazione, ma deve essere aggiunta dall’utente. Per tale ragione, è utile sapere che il costo della marca da bollo può essere scaricato nella dichiarazione dei redditi, come costo accessorio della prestazione, indicandolo nella sezione “spese sanitarie”.

Per beneficiare di tale vantaggio, la legge di Bilancio 2020, ha previsto la necessità che il pagamento avvenga tramite versamento bancario o postale o altri sistemi tracciabili (carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari).

È ancora possibile, invece, il pagamento in contanti, ai fini della detrazione, per l’acquisto di medicinali e per le prestazioni effettuate presso strutture accreditate al Servizio Sanitario Nazionale.

Regole per la detrazione

La detraibilità concerne solo le spese espressamente indicate nell’art. 15 del Tuir (Testo unico delle imposte sui redditi). Per ottenere le detrazioni, è necessario documentarle attraverso fatture, ricevute fiscali e scontrini.

Le spese, inoltre, devono essere a carico di chi le ha sostenute o dei familiari fiscalmente a carico ( con un reddito uguale o minore di 2.840,51 euro lordi).

Si possono suddividere le detrazioni per le spese sanitarie in quattro quote annuali periodiche e di pari importo. È necessario che il loro ammontare complessivo annuo (righi E1, E2 ed E3 del modello 730 o righi RP1, RP2 ed RP3 del modello Redditi Persone fisiche) sia superiore a 15.493,71 euro, al lordo della franchigia di 129,11 euro.

Quando va fatta la scelta tra rateizzazione e detrazione in un’unica soluzione? Quando si presenta la dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui le spese sono state effettuate e non può essere modificata.

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