Oggetti indesiderati? I vecchi cellulari oggi valgono una vera e propria fortuna

Vecchi cimeli, oggetti ai quali siamo semplicemente affezionati o molto di più? Cosa può nascere oggi da quella storia?

I decenni appena trascorsi ci hanno consegnato una vera e propria rivoluzione culturale. Abituati come eravamo ad una sorta di comunicazione standard siamo stati proiettati di colpo nell’era del “senza filo” della comunicazione illimitata e della presenza non fisica ma perenne e stabile delle persone intorno a noi. Di fatto è cambiata ogni cosa. Cosa ci resta ora di quel momento, di quel periodo, di quegli anni che ci hanno del tutto cambiati.

Cellulari
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Oggetti, certo proprio cosi, semplici oggetti oggi che poco meno di vent’anni fa hanno letteralmente cambiato le nostre vite. Come potevamo immaginare soltanto pochi decenni fa che il mondo sarebbe andato da tutt’altra parte. Il vecchio telefono di casa, la cabina telefonica, lettere, cartoline, stop. La comunicazione a quei tempi era di fatto relegata alla questione orale, in presenza si direbbe. In via del tutto eccezionale uno degli elementi di cui sopra per legare ulteriormente in qualche modo due persone, mettere su un certo discorso.

Poi d’improvviso l’arrivo dei telefoni cellulari ha letteralmente rivoluzionato quella idea di quotidianità. Ribaltato la situazione sconvolto ogni equilibrio debole o meno debole. Con il passare degli anni poi, a metà dei novanta su per giù, il telefonino cellulare diventa praticamente per tutti. Alla portata di tutti, ogni forma ogni prezzo ogni particolare caratteristica. Tutto servito in nome della rivoluzione che stava per compiersi. Sms, chiamate prima centellinate poi di fatto interminabili, cosi è cambiato tutto. Cosa ci resta ora di quei momenti, di quell’epoca, di quei strumenti tanto preziosi ed innovativi?

Oggetti indesiderati? Vecchi “rottami” che possono valere più di 10mila euro

Ad oggi, il rapporto con gli esemplari di un tempo, oggi forse definiti in alcuni casi veri e propri rottami si potrebbe ridurre ad una questione puramente collezionistica. Andando ad indagare però possiamo renderci conto di quanto alcuni vecchi telefoni cellulari nel tempo hanno acquisito un valore enorme, assolutamente impensabile soltanto pochi anni fa. Modelli particolarmente audaci, innovativi anche nelle forme rappresentano per i collezionisti di tutto il mondo dei piccoli tesori. Alcuni esempi potrebbero chiarire meglio i nostri eventuali dubbi.

Precursore assoluto, siamo nel 1983 e la Motorola sforna il DynaTAC 8000x, valore di mercato oggi, chiaramente intendendo quello dei collezionisti, circa 4000 euro (in alcuni casi si possono raggiungere quotazioni vicine ai 12mila euro), niente male no? Tra i più ambiti dagli appassionati di tutto il mondo possiamo trovare ad esempio i seguenti modelli: Motorola V60i, Motorola Razr V3, e Motorola StarTac 130. Per lo Star Tac parliamo di un valore vicino ai 350 euro, per il primo V60i siamo invece sui 900 euro. Da non sottovalutare inoltre il caro vecchio Ericsson T10 che può arrivare a valere anche 2.000 euro.

Senza dimenticare quelli che ormai sono dei veri e propri miti del settore, i vecchi modelli Nokia insomma. Da 1150 a 2300 euro per un Nokia 7700, tra i 700 ed i 1750 euro invece la valutazione per un TechnoPhone PC105T. Una stria mai esauritasi insomma, un rapporto mai cessato del tutto. I vecchi telefoni cellulari, oggi nell’epoca degli smartphone ormai senza confini provano a dettare ancora una volta legge, da una posizione diversa però. Forme, colori, particolari tecnici, migliaia di euro per un ricordo, una emozione perduta, un attimo di estrema malinconia.

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