Poste Italiane, la comunicazione che tutti aspettavano: il futuro fa meno paura

Una sorta di piccola rivoluzione. Una rielaborazione delle linee guida che da anni regolano una dinamica molto consolidata.

Una comunicazione che forse i clienti non si aspettavano, almeno non in questa fase. L’azienda ha fatto sapere che in merito ad uno dei prodotti più utilizzati tra quelli forniti all’utente saranno applicate nuove condizioni. La notizia insomma viene presa con estrema tranquillità dai clienti Poste Italiane. Andiamo a vedere però in cosa consistono le novità in questione.

Libretto postale
Adobe

La notifica è assai recente. La comunicazione di Poste Italiane arriva insomma al momento giusto. Parliamo di uno dei prodotti forse più amati ed utilizzati dai cittadini italiani, fedeli clienti dell’azienda. Il libretto di risparmio, emesso dalla Cassa Depositi e Prestiti, garantiti dallo Stato Italiano rappresentano una realtà per il nostro paese sin dalla fine dell’ottocento. Oggi, con il progresso in atto, la digitalizzazione ormai di qualsiasi componente della nostra società possiamo addirittura contare su libretti di fatto virtuali, praticamente dematerializzati.

Dallo scorso 25 gennaio, questo il corpo dell’annuncio di Poste Italiane, non sarà più attiva l’offerta inerente ai libretti postali definita “Supersmart” dalla durata di 360 giorni. Dalla stessa data inoltre sarà possibile a chi è in possesso della suddetta tipologia di libretto il versamento di vaglia ordinari o circolari al dopo incasso. Inoltre dal 22 febbraio al 3 marzo e dal 26 marzo al 5 aprile 2022 i titolari di libretto Smart o libretto ordinario nominativo cartaceo non avranno più la possibilità di prelevare liberamente allo sportello. In un ufficio che non è quello di apertura del prodotto infatti si potranno prelevare con carta libretto soltanto 1500 euro.

Poste Italiane, è rivoluzione: ecco quello che sta per succedere, tutte le date

Altro aspetto fondamentale riguarda il cambio di alcuni aspetti riguardanti i calcoli degli interessi sugli stessi libretti Smart. Il canale Poste Italiane, la piattaforma insomma dedicata ai prodotti ad all’intera offerta dell’azienda fornirà al cliente tutte le dovute informazioni per non rischiare di essere presi per cosi dire alla sprovvista. Altra novità riguarda la possibilità di calcolare con estrema semplicità e rapidità l’ammontare esatto del valore del nostro eventuale buon fruttifero. In questo modo è possibile considerare i valori di titoli emessi anche più di trent’anni fa. Per non rischiare le solite dinamiche spesso raccontate dalle cronache.

Quello che possiamo notare analizzando i paralleli tra gli investimenti fatti più di trent’anni fa e quelli che oggi c’è concesso fare, attraverso lo strumento del buono fruttifero è la grande convenienza nel primo caso. Interessi che possono portare l’investimento iniziale a cifre inimmaginabili rispetto a quello che può ad esempio accaderci adesso. Un buono fruttifero ad esempio datato 1988, immagiamo di 5 milioni di lire, simulando attraverso lo strumento di calcolo messo a disposizione può produrre alla scadenza un totale di  30.093,46 euro. Ritenuta fiscale pari a 3.761, 68 euro con totale liquidato all’investitore pari a 28.914, 06 euro.

Qualcosa di impensabile oggi, dove con buoni fruttiferi ventennali è possibile incassare al massimo lo 0,30% situazione assolutamente ribaltata insomma. Trent’anni fa ed anche di più investire in un certo modo aveva un senso, oggi la stessa cosa ha un senso completamente opposto. Il risparmiatore ha di fatto meno possibilità di far crescere il proprio investimento, di tutelarlo in un certo senso. L’azienda ben consapevole di questo lancia di continuo nuovi prodotti. I rendimenti però sono assolutamente non paragonabili a quelli di cui sopra.

Investire oggi anche con Poste Italiane è di certo meno conveniente di un tempo ma ciò non vuol dire che non sia conveniente. I prodotti come detto abbondano e la soluzione per trovare in ogni caso rendite convenienti è sempre dietro l’angolo. Investire anche oggi, è la giusta scelta insomma. Mettere da parte un gruzzoletto, farlo anche solo minimamente fruttare non è certo una cattiva idea. Gli italiani lo sanno, ed affezionati come sempre scelgono i prodotti Poste Italiane.

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