L’Agenzia delle Entrate lancia l’allarme su una nuova ondata di messaggi fraudolenti che sta colpendo i possessori di Bitcoin.
Un messaggio improvviso sul telefono, poche righe che fanno tremare migliaia di italiani. In questi giorni, i possessori di criptovalute stanno vivendo momenti di vera ansia dopo aver ricevuto comunicazioni apparentemente ufficiali che parlano di obblighi dichiarativi imminenti e possibili sanzioni. La situazione sta generando panico diffuso, soprattutto tra chi ha investito in Bitcoin, Ethereum e altre valute digitali negli ultimi anni.

Con l‘avvicinarsi della scadenza del 30 settembre per la presentazione del modello 730, molti contribuenti sono già in stato di allerta per gli adempimenti fiscali. È proprio in questi momenti di maggiore vulnerabilità psicologica che colpiscono i malintenzionati, sfruttando la preoccupazione legittima dei cittadini per questioni fiscali. Il fenomeno ha assunto proporzioni tali che le autorità competenti sono dovute intervenire con urgenza per mettere in guardia la popolazione.
La truffa dello smishing che sta svuotando i wallet crypto degli italiani
Nelle ultime settimane ha preso piede una sofisticata campagna di smishing (phishing via SMS) che sta prendendo di mira i detentori di valute virtuali. Il messaggio fraudolento recita: “Abbiamo individuato valute virtuali a Lei riconducibili. La normativa vigente ne impone la dichiarazione entro il 30 settembre 2025”, accompagnato da un link malevolo.
Questo SMS sfrutta abilmente la confusione esistente sugli obblighi dichiarativi relativi alle criptovalute. I truffatori hanno creato un sito web che replica perfettamente il portale ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando logo, colori e grafica identici all’originale. Una volta cliccato il link, le vittime vengono indirizzate a una pagina dove vengono richiesti dati fiscali, informazioni anagrafiche, recapiti e, cosa ancora più grave, i dati del wallet compresi la seed phrase di recupero.
La pericolosità di questa truffa sta nella sua apparente legittimità. Il riferimento alla scadenza reale del 30 settembre per il modello 730 e agli effettivi obblighi di dichiarazione delle plusvalenze generate nel 2024 rendono il messaggio estremamente credibile. I criminali informatici dimostrano una conoscenza approfondita della normativa fiscale italiana, utilizzandola come esca per le loro vittime.
L’Agenzia delle Entrate sottolinea che non invia mai comunicazioni via SMS contenenti link per la dichiarazione di criptovalute. In caso di ricezione di messaggi sospetti, l’indicazione è categorica: cestinare immediatamente senza cliccare su alcun collegamento. Per verificare eventuali obblighi dichiarativi reali, i contribuenti devono consultare esclusivamente il portale ufficiale dell’Agenzia o rivolgersi direttamente agli uffici territoriali competenti.