Mai commettere questo errore quando riponi il tuo bancomat: rischi che ti svuotino il conto.
Ogni giorno milioni di italiani utilizzano il bancomat e le carte di pagamento con estrema naturalezza. È un gesto veloce, automatico, entrato a far parte della routine quotidiana. Tuttavia, proprio questa confidenza con il mezzo da una sorta di illusione di sicurezza.

Negli ultimi mesi, esperti di sicurezza bancaria hanno notato un aumento di segnalazioni particolari. Clienti che trovano addebiti sospetti, piccole somme che spariscono dai conti senza apparente spiegazione. La cosa più inquietante? Molti di questi episodi avvengono in luoghi affollati come metropolitane, centri commerciali o eventi pubblici, proprio quando pensiamo di essere più al sicuro tra la folla.
Il pericolo invisibile delle carte contactless: come i criminali sfruttano la tecnologia NFC
Il problema riguarda le carte contactless, quelle dotate del simbolo simile al Wi-Fi che permettono pagamenti senza contatto. Questa tecnologia, basata sul sistema NFC (Near Field Communication), è stata pensata per velocizzare le transazioni, ma i criminali hanno trovato il modo di sfruttarla a loro vantaggio. Negli spazi pubblici affollati, malintenzionati equipaggiati con lettori portatili tentano di avvicinarsi alle borse e alle tasche delle vittime ignare per catturare i dati delle carte.
“La tecnologia contactless funziona entro pochi centimetri di distanza”, spiega Martina López, specialista in sicurezza informatica. “Questo significa che un lettore NFC posizionato strategicamente può tentare di leggere le informazioni di una carta anche attraverso tessuti sottili”. Sebbene la probabilità di successo sia relativamente bassa, il rischio esiste e le truffe sono in aumento.
I metodi utilizzati dai criminali sono diversi e sempre più sofisticati. Lo skimming digitale permette di copiare dati superficiali dalle carte, mentre gli addebiti fantasma consistono in piccole transazioni non autorizzate che spesso passano inosservate. In alcuni casi, i malintenzionati utilizzano anche codici QR falsi o tecniche di phishing di persona, fingendosi operatori bancari per ottenere informazioni sensibili.
La buona notizia è che esistono contromisure efficaci. L’utilizzo di portafogli con protezione RFID rappresenta una prima linea di difesa, bloccando i tentativi di lettura non autorizzata. Impostare limiti bassi per i pagamenti contactless riduce l’impatto economico di eventuali frodi, mentre l’attivazione di notifiche immediate per ogni transazione permette di individuare rapidamente movimenti sospetti.
Per chi utilizza smartphone per i pagamenti, l’autenticazione biometrica o tramite PIN aggiunge un livello di sicurezza fondamentale. I portafogli digitali tokenizzati, inoltre, sostituiscono i dati reali della carta con codici virtuali temporanei, rendendo praticamente impossibile il furto di informazioni sensibili. Un’altra opzione per chi non usa frequentemente questa funzione è semplicemente disattivarla tramite l’app della propria banca.
Gli esperti raccomandano particolare attenzione in luoghi affollati come trasporti pubblici, concerti o manifestazioni. Evitare di tenere le carte nelle tasche esterne o in borse aperte, preferendo scomparti interni e protetti. Il monitoraggio regolare dell’estratto conto rimane uno strumento essenziale per identificare tempestivamente transazioni anomale e agire di conseguenza con la propria banca.