Il costo nascosto del mutuo: come negoziare con la banca per non pagare di più

Mutuo prima casa: le spese che pochi conoscono ma che incidono più del previsto sulla tua rata.

Quando si decide di acquistare la prima casa, ci si concentra soprattutto sul prezzo dell’immobile e sul tasso di interesse del mutuo. È un passaggio comprensibile: dopotutto, quella rata mensile sarà la compagna costante per decenni. Tuttavia, chi firma un contratto di mutuo spesso scopre solo dopo che il vero peso economico non si limita alla cifra concordata con la banca.

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Il costo nascosto del mutuo: come negoziare con la banca per non pagare di più – informazioneoggi.it

C’è infatti un lato meno visibile, fatto di spese accessorie e costi obbligatori, che si accumulano rapidamente e che possono sorprendere anche i più prudenti. Una cifra che, secondo recenti stime, può superare i 12.500 euro in una compravendita media, andando a incidere in maniera significativa sul bilancio familiare.

Le spese accessorie che pesano sul mutuo

Il “costo nascosto” di un mutuo non è legato solo agli interessi, ma a una serie di voci che spesso vengono sottovalutate. Alcune sono inevitabili, altre possono essere oggetto di negoziazione con la banca o di confronto attento tra istituti di credito.

Persona conta i soldi
Le spese accessorie che pesano sul mutuo – informazioneoggi.it

La prima voce che pesa è la provvigione dell’agenzia immobiliare, che in media corrisponde al 3% del valore dell’immobile, cioè circa 6.500 euro su una compravendita di 180.000 euro. A questa si aggiungono le spese di istruttoria, richieste dalla banca per valutare la richiesta di mutuo: possono variare molto, da zero fino a 3.000 euro, ma nella maggior parte dei casi si attestano intorno ai 1.000 euro.

Segue la perizia tecnica, necessaria per stabilire il valore reale della casa e quindi la garanzia del mutuo: qui il costo medio è di circa 350 euro. Molto più pesante è invece l’atto notarile, che per la compravendita e l’iscrizione ipotecaria può arrivare a 2.500 euro.

Un capitolo a parte riguarda le imposte. Se si acquista da un privato, le tasse agevolate per la prima casa ammontano a circa 1.550 euro; ma se l’acquisto avviene da una società con IVA, il conto sale a oltre 8.000 euro. Non va dimenticata la polizza obbligatoria scoppio e incendio, dal costo medio di 600 euro, spesso proposta direttamente dall’istituto di credito.

C’è però un aspetto positivo: alcune di queste spese, come quelle notarili legate al mutuo, l’imposta sostitutiva, le spese di istruttoria, la perizia e i costi di intermediazione, sono detraibili fiscalmente. Questo consente di recuperare una parte del denaro versato, alleggerendo in parte il peso complessivo.

Per questo motivo, prima di firmare, è fondamentale confrontare le offerte delle diverse banche, chiedere con trasparenza ogni dettaglio dei costi e, se possibile, farsi affiancare da un consulente indipendente che tuteli davvero l’interesse del mutuatario. Piccole differenze iniziali possono tradursi in migliaia di euro risparmiati nel tempo.

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