Partita IVA, cambiano le modalità di richiesta di cessazione

La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto novità con riferimento alla cessazione di Partita IVA e alle cessazioni d’ufficio per le compensazioni in F24. 

I titolari di Partita IVA devono conoscere le modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2024 con riferimento alla compensazione dei crediti e dei debiti e alla cessazione dell’attività.

Cessazione Partita IVA come procedere
Nuove modalità di cessazione della Partita IVA (Informazioneoggi.it)

Nella Legge di Bilancio 2024 si citano anche le Partite Iva. Escluse da ogni forma di agevolazione prevista nel Pacchetto Lavoro (per i dipendenti c’è il taglio del cuneo fiscale, l’imposta al 5% per i premi produttività, i fringe benefit con soglia più alta, la decontribuzione per le lavoratrici con contratto subordinato…) il Governo ha pensato di modificare la disciplina delle compensazioni di crediti e debiti tributati e contributivi.

La facoltà di avvalersi della compensazione è esclusa sia per i contribuenti a cui è stato notificato il provvedimento di cessazione d’ufficio della Partita IVA sia per i contribuenti per i quali si prevede la cessazione d’ufficio in relazione ai profili di rischio per inadempimento alle obbligazioni tributarie. Inoltre gli stessi effetti preclusivi che già valgono per i soggetti destinatari della cessazione di altra Partita IVA saranno applicati qualora il contribuente cessi autonomamente l’attività comunicando l’evento nei dodici precedenti.

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Novità per chi avvia, cessa o varia la Partita IVA nel 2024

Tra le novità 2024 la direttiva per cui la Partita IVA può essere richiesta dall’imprenditore individuale, dal lavoratore autonomo, dal rappresentante legale di società, ente o associazione con o senza personalità giuridica costituiti dopo il provvedimento di cessazione della Partita IVA e previo rilascio di polizza fideiussoria di durata minima di tre anni dal rilascio. L’importo, poi, dovrà essere superiore a 50 mila euro. Questo anche dopo la notifica dell’Ufficio pertinente di un provvedimento che attesti i presupposti per la cessazione della Partita IVA e verso contribuenti che hanno comunicato la cessazione dell’attività nei dodici mesi precedenti.

La Legge di Bilancio ha stabilito, poi, l’esclusione dalla facoltà di avvalersi della compensazione dei crediti dalla notifica del provvedimento per i contribuenti che hanno ricevuto il provvedimento di cessazione della Partita IVA. L’Agenzia delle Entrate effettuerà analisi del rischio per il rilascio di nuove Partite IVA. In base all’esito si inviterà il contribuente a comparire personalmente presso l’ufficio dell’AdE per mostrare la documentazione e permettere il controllo dell’effettivo esercizio di attività. Se il contribuente non dovesse presentarsi di persona o in caso di esito negativo delle verifiche allora scatterà la cessazione della Partita IVA.

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