Legge 104, ai lavoratori spettano i permessi per assistere il familiare ricoverato: la verità poco conosciuta

Legge 104 e fruizione dei permessi per assistere familiari disabili gravi. Un caso pratico chiarito in base alle norme vigenti in materia. 

I permessi legge 104 sono una delle agevolazioni previste dalle norme vigenti a favore dei disabili – la cui condizione sia debitamente certificata – e dei familiari che si prendono cura di loro. Ebbene, una questione che si pongono molte persone è la seguente: il ricovero in ospedale esclude il diritto ai permessi citati? La risposta è negativa, cosicché i lavoratori possono tirare un sospiro di sollievo. Ma tra poco spiegheremo a che condizioni ciò è possibile.

Legge 104 e permessi
Legge 104 e permessi, chiarimenti sulle condizioni di accesso (Informazione Oggi)

C’è chi si domanda, inoltre, quante ore di permessi legge 104 spettano al mese, facendo un orario di lavoro a tempo pieno pari a 36 ore alla settimana, ed avendo il familiare ricoverato nella struttura sanitaria: di seguito faremo chiarezza a riguardo.

Permessi legge 104 e ricovero ospedaliero dei disabile grave: il contesto di riferimento

Per legge, al fine di sfruttare i permessi legge 104, occorre oltre alla certificazione di grave handicap, anche che il familiare non sia ricoverato a tempo pieno in un ospedale pubblico o una clinica privata, che dia assistenza sanitaria in modo continuativo. Tuttavia l’Inps ha chiarito da anni che sussistono tre eccezioni in presenza di cui, anche in ipotesi di ricovero ospedaliero, i permessi legge 104 sono comunque possibili:

  • in ipotesi di stop del ricovero a tempo pieno per esigenza del familiare in situazione di gravità di recarsi in luoghi esterni alla struttura, onde svolgere visite e terapie appositamente certificate
  • in caso di ricovero a tempo pieno di un disabile in situazione di gravità tale da essere in stato vegetativo persistente e/o con prognosi infausta a breve termine
  • in ipotesi di ricovero a tempo pieno di un disabile in stato di gravità, nei confronti del quale sia documentata dai medici dell’ospedale la necessità di assistenza da parte del familiare lavoratore

Ecco perché il lavoratore potrà comunque accedere ai benefici dei permessi legge 104, pur con l’accortezza del dettagliato esame della propria situazione. Di fatto dunque sarà opportuno documentare ampiamente la ricorrenza di una delle situazioni eccezionali summenzionate.

Legge 104 e permessi: quanti giorni o ore?

La legge 104 tutela i diritti delle persone colpite da disabilità grave e permette loro di assentarsi per finalità di tutela dell’handicap. Chi lavora a tempo pieno potrà assistere il familiare malato, ricoverato in ospedale, alle condizioni di cui sopra e potrà farlo, sfruttando 3 giorni di permesso lavorativo retribuito al mese –  fruibili anche in maniera non continuativa. Detti giorni potranno anche essere frazionati in ore, a patto che non si superi il limite massimo. In particolare il Ministero ha disposto un algoritmo ad hoc: (orario normale di lavoro settimanale/numero dei giorni lavorativi settimanali) x 3 = ore mensili frazionabili fruibili.

Pertanto saranno 18 ore di permesso legge 104 al mese, per l’ipotesi di chi fa 36 ore settimanali su 6 giorni.

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