Residenza fiscale: cambia tutto, confusione per i contribuenti, le ultime

La Legge Delega Fiscale interverrà sulla residenza fiscale delle persone fisiche. In che modo e cosa comporterà per i cittadini?

Il Governo può procedere con la revisione organica della disciplina riguardante la residenza fiscale.

Residenza fiscale come cambierà con la Riforma
Residenza fiscale come cambierà con la Riforma (Informazioneoggi.it)

L’obiettivo dell’articolo 3 della Legge Delega 9 agosto 2023 numero 111 è di rendere la disciplina della residenza fiscale più coerente con le direttive internazionali e le convenzioni sottoscritte dall’Italia. In questo modo si eviteranno doppie imposizioni. Inoltre l’intervento in tema residenza fiscale porterà ad un maggiore coordinamento con la disciplina dei regimi speciali per chi trasferisce la residenza nella nostra nazione.

Attualmente la normativa prevede che una persona è considerata residente in Italia se ha residenza nella nazione o domicilio o se per la maggior parte del periodo di imposta risulta iscritta all’Anagrafe della popolazione residente. Tale periodo è di 183 giorni negli anni non bisestili e di 184 giorni negli anni bisestili.

I cambiamenti previsti tengono conto del fatto che l’esecuzione del lavoro potrebbe avvenire anche in modalità agile. Serve, dunque, un adeguamento del concetto di residenza fiscale. Bisogna considerare che gli e-commerce internazionali non hanno localizzazione fisica così come i servizi telematici. Di conseguenza si è avvertita l’esigenza di adeguare l’idea di stabile organizzazione alla nuova realtà sociale economica che ha investito anche la nostra nazione. In tal modo si limiterà la concorrenza tra Paesi evitando il proliferare dei paradisi fiscali.

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