I pensionati che non hanno inviato la comunicazione all’INPS rischiano una sanzione e la revoca dell’assegno mensile

Il rispetto delle scadenze per l’inoltro delle comunicazioni all’INPS è fondamentale per evitare di perdere l’assegno pensionistico mensile.

Tra gli obblighi per i pensionati c’è l’inoltro del Modello RED, la dichiarazione della situazione reddituale.

Cosa rischia chi non ha inviato il Modello RED
Cosa rischia chi non ha inviato il Modello RED (Informazioneoggi.it)

Le conseguenze in caso di mancato invio del Modello RED sono piuttosto spiacevoli. Il pensionato che non agisce nei tempi previsti si vedrà sospesa l’erogazione della prestazione collegata al reddito per 60 giorni. Prima dello scadere di questi sessanta giorni, il contribuente dovrà presentare una dichiarazione tardiva in modo tale da indicare i redditi mancanti e ricominciare a ricevere il trattamento.

Superando i 60 giorni si passerà dalla sospensione della prestazione alla sua revoca definitiva. In più l’INPS chiederà il recupero delle somme che il pensionato ha percepito indebitamente non avendo ottemperato all’obbligo durante l’anno di riferimento della dichiarazione omessa.

Ricordiamo che i pensionati residenti in Italia che hanno dichiarato all’Agenzia delle Entrate i redditi propri e dei familiari non devono presentare il modello RED. Sono invece obbligati i pensionati che

  • non hanno redditi ulteriori rispetto a quello da pensione se la situazione è rimasta invariata dall’anno precedente,
  • percepiscono prestazioni collegate al reddito e non comunicano integralmente all’amministrazione finanziaria tutti i redditi sulle prestazioni,
  • sono esonerati dall’obbligo di presentazione all’AdE della dichiarazione dei redditi e hanno altri redditi oltre quelli da pensione,
  • sono titolari di tipologie specifiche di redditi rilevanti ai fini previdenziali dichiarati in modo diverso ai fini fiscali all’Agenzia delle Entrate.

Ricordiamo in conclusione che la compilazione del Modello RED può avvenire dal sito dell’INPS accedendo con credenziali digitali oppure tramite CAF e Patronati.

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