Stipendi di 600 euro sotto la media, la situazione è insostenibile: Anief annuncia gli interventi da compiere

L’Anief elenca gli interventi da mettere in atto nel comparto scuola sottolineando necessità e criticità. Una veloce panoramica.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha riportato le questioni affrontata nell’incontro tra il Ministro dell’Istruzione Valditara e le organizzazioni sindacali.

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I cambiamenti nel comparto scuola – Informazioneoggi.it

Il Ministro ha iniziato l’incontro ribadendo l’importanza del Piano Agenda Sud, della riforma degli Istituti Tecnici e professionali, dell’orientamento e del tutoraggio. L’obiettivo deve essere quello di porrà al centro del progetto educativo gli alunni e per perseguirlo serve continuità didattica specialmente per gli insegnanti di sostegno.

Per quanto riguarda le assegnazioni provvisorie e le immissioni in ruolo è stato riferito come l’algoritmo del Ministero abbia funzionato. I ritardi sono legati alle rinunce e alla mancanza di posti disponibili. Per risolvere il problema si dovranno anticipare di due settimane le operazioni da cui scaturiscono le difficoltà in relazione alle supplenze.

Si è riportata la necessità di assumere GPS di I e II fascia sia per i ruoli da insegnanti di sostegno che di posti curriculari senza sacrificare il metodo. Per farlo sarà sufficiente inserire i triennalisti nei posti di sostegno senza specializzazione al Tfa e prevedere corsi universitari da 30 e 60 CFU per il curriculare dando l’autorizzazione all’insegnamento solo al termine del percorso abilitante.

Il Ministro ha aggiunto la necessità di riconoscere un’indennità per ogni anno di abuso di contratto a termine e di assegnare la carta del docente sia ai precari che al personale ATA.

Un’altra indennità è stata proposta per chi lavora fuori, specialmente nelle piccole isole e nelle zone a rischio, con alti tassi di criminalità oppure ad alta dispersione. Il fine è quello di invogliare i lavoratori ad insegnare anche in zone difficili.

Tra gli argomenti centrali anche gli aumenti dello stipendio. Le retribuzioni del personale scolastico sono attualmente di 600 euro sotto la media rispetto all’inflazione degli ultimi venti anno. Si è toccato anche il tema pensioni con il riscatto della Laurea gratuito e la possibilità di pensionamento a 63 anni senza penalizzazioni.

Infine il tema degli organici. I costi dell’organico aggiuntivo durante l’anno raggiungono i 300 milioni di euro. Servono circa 20 mila unità e non solo 10 mila come previsto. Occorrerà attendere ottobre/novembre per l’attivazione dell’organico. In tutto questo le scuole richiedono più collaboratori scolastici.

In conclusione, si dovranno prevedere molti cambiamenti per rivoluzionare il mondo della scuola.

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