Truffe online, come riconoscerle e cosa fare se si cade nel raggiro: le ultime segnalazioni

Le truffe online corrono veloci sul web. Mirano a rubare soldi e dati sensibili dei cittadini dopo averli fatti cadere abilmente nelle trappole.

I cyber criminali usano le capacità tecnologiche e informatiche per raggirare ignare vittime e rubare loro dei soldi.

Truffe online come riconoscerle
Truffe online come riconoscerle – Informazioneoggi.it

In redazione sono giunte due segnalazioni di truffe. Una prima recita “Mi hanno truffato, mi hanno preso 90 euro su PostePay” mentre la seconda segnala un raggiro “Sottratti più di 100 euro in tranche da 37 euro alla volta“. Due casi su migliaia di trappole messe in atto da criminali informatici.

La truffa può essere messa in atto in vari modi. Più comuni sono i tentativi di phishing e smishing ossia l’arrivo di email o sms che segnalano un problema oppure una vincita o un’erogazione di denaro e invitano l’utente a cliccare su un link. Così facendo si aprirà una pagina creata appositamente dai criminali per carpire i dati sensibili delle ignare vittime e avere facile accesso ai loro conti o carte prepagate. In alternativa l’email o l’sms potrebbero suggerire di scaricare un allegato. Iter diverso ma la conclusione sarebbe la stessa, si verrebbe truffati.

Il problema è che i mittenti sembrano realmente banche, Poste Italiane, l’INPS e così via. Bisogna ricordare sempre che nessun ente o istituto chiederà mai i dati sensibili in questo modo, inserendoli in un form né segnalerà problemi o altro seguendo questa procedura. I cittadini devono, poi, stare attenti all’URL e al lucchetto accanto all’indirizzo del link. Se aperto è una truffa. Attenzione anche agli errori grammaticali e all’assenza di indicazioni corrette nel testo.

Nella prima segnalazione riportata, poi, si fa riferimento alla PayPal. In questo caso la truffa può essere legata ad ordini fraudolenti. PayPal si impegna a prevenire le frodi ma ogni transizione online può nascondere un pericolo. Prima di procedere con un ordine, dunque, attenzione all’indirizzo di spedizione. Ci sono Paesi ad alto rischio ben noti. Non fidatevi di chi chiede di cambiare l’indirizzo di spedizione o dati che nulla hanno a che fare con un’eventuale spedizione.

Affidatevi, poi, sempre a siti sicuri e conosciuti. Non credete a segnalazioni che invitano a cliccare su link per il motivo precedentemente suggerito. E in caso di transizione non riconosciuta inviate subito un reclamo formale al Centro risoluzioni di PayPal.

Cosa fare in caso di raggiro

La contestazione con PayPal per recuperare i soldi deve essere aperta entro 180 giorni dal pagamento. Se non si risolve allora si passa al reclamo (venti giorni di tempo). Qualora la truffa sia legata al conto corrente bancario, invece, per poter ricevere indietro il denaro occorrerà dimostrare di non essere stato responsabile della truffa e che la banca non ha messo in atto la sicurezza necessaria per evitare frodi.

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