È stato disposto il ritiro dal mercato di un importante medicinale per l’ipertensione. Quali pazienti devono sospenderne l’assunzione?
A lanciare l’allarme è stato Giovanni D’Agata, Presidente dello Sportello dei Diritti, in seguito ad un comunicato dell’azienda Avas Pharmaceuticals S.r.l..
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Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’aggiornamento del dossier per un noto medicinale utilizzato per la cura della pressione alta, la ditta farmaceutica milanese ha richiesto l’immeditata sospensione della diffusione e della somministrazione del farmaco.
Si tratta del medicinale Aldactone 16cps 25 mg capsule rigide (AIC 019822028), per il quale è stata disposta la proceduta di rimozione dal mercato di ben sei lotti di prodotto.
In particolare, l’operazione riguarda i seguenti lotti:
- 0R2L9 con scadenza 30/09/2025 e nuova scadenza 30/09/2023;
- 0R2LA con scadenza 30/09/2025 e nuova scadenza 30/09/2023;
- 0R2LC con scadenza 30/09/2025 e nuova scadenza 30/09/2023;
- 0R2LE con scadenza 30/09/2025 e nuova scadenza 30/09/2023;
- 0R2LJ con scadenza 30/09/2025 e nuova scadenza 30/09/2023;
- 0R2LK con scadenza 30/09/2025 e nuova scadenza 30/09/2023.
Allerta per ritiro farmaco contro ipertensione: a chi sono rivolte le raccomandazioni?
Aldactone è un medicinale utilizzato per contrastare l’eccesso di liquidi nel corpo e prevenire l’insorgenza di edemi.
Nel dettaglio, contiene spironolattone, un principio appartenente alla famiglia dei farmaci diuretici, cioè quelli che agevolano l’organismo a produrre una maggiore quantità di urina.
Il loro scopo, infatti, è quello di ridurre i fastidi derivanti da una concentrazione eccessiva di liquidi (cd. edema).
Devono, dunque, prestare attenzione al ritiro dei lotti di Aldactone i pazienti affetti da:
- iperaldosteronismo primario e secondario. Si tratta di una patologia che scaturisce da un incremento anomalo della produzione dell’ormone aldosterone, con conseguente riduzione dei livelli di potassio nel sangue e insorgenza di pressione alta;
- ipertensione arteriosa essenziale, ossia da pressione arteriosa elevata, derivante da causa non nota, qualora il trattamento con altri medicinali non sia adeguato o sufficiente.
Alla luce della vicenda segnalata da Avas Pharmaceuticals S.r.l., tutti i pazienti che assumono regolarmente Aldactone sono tenuti a contattare il proprio medico di famiglia per richiedere spiegazioni ed accertarsi di poter tranquillamente proseguire con la solita terapia.