Bastoncini di pesce: pericolosi e contaminati, il test che crea panico

Quello che viene considerato un alimento innocuo, distribuito soprattutto tra i bambini, potrebbe nascondere una verità molto più oscura.

Quanti di noi sono cresciuti mangiando i bastoncini? In tantissimi e a oggi possiamo dire che ancora molte mamme li comprano per cucinarli ai loro bambini. In effetti stiamo parlando di un prodotto davvero molto semplice da cucinare, un piatto molto veloce che non solo ci aiuta con i più piccoli, ma lo fa anche con noi grandi quando non abbiamo voglia di preparare chissà cosa.

Attenzione ai bastoncini di pesce
Una rivista tedesca lancia l’allarme sui bastoncini di pesce – InformazioneOggi.it

Questi una volta comprati si ripongono in freezer e quando li si vuole cucinare basta toglierli dallo stesso e decidere se preparali in forno oppure in padella. Ebbene, per quanto possano essere la svolta di una giornata e per quanto siano facili da cucinare, in realtà i bastoncini non sono poi così tanto sani. Ecco il perché.

S.O.S. bastoncini: l’indagine tedesca che fa preoccupare

Chi si è occupato di un simile discorso è stata la rivista tedesca Öko-Test, una rivista che potrebbe essere considerata l’equivalente della nostra Altroconusmo. La rivista tedesca ha deciso di prendere in considerazione ben 19 marche di bastoncini di pesce, per lo più di origine sempre tedesca, e di analizzarli.

In maniera particolare, era interesse della stessa trovare livelli di metalli pesanti problematici, clorati, sostanze grasse e componenti di oli minerali. Inoltre, si è voluto indagare anche sulla possibile presenza di composti perfluoroalchilici, i quali risultano essere difficilmente degradabili nell’ambiente. Inoltre, si è controllati anche la presenza di ossa, nematodi, listeria patogena e di batteri.

Un’altra cosa importante è che stato richiesto ai fornitori di rendere nota la catena di approvvigionamento. Si è preso in considerazione quanto siano sani gli stock ittici delle rispettive specie nella zona di pesca indicata da ognuno e se il metodo con cui si pesca risultasse ecologicamente giusto.

Quali sono i risultati?

Diciamo che c’è poco per cui stare tranquilli. Su 19 prodotti 11 riportano un’eccessiva presenza di sostanze grasse nocive. In maniera particolare parliamo degli acidi grassi 3-MCPD e degli esteri glicidilici degli acidi grassi. Possiamo parlare, senza dubbio, di un allarme vero e proprio in quanto simili sostanze risultano essere cancerogene.

Inoltre, non si è verificato alcun passo in avanti dato che la rivista tedesca ha fatto sapere che i risultati di un altro test simile realizzato nel 2020, quindi tre anni fa, riporta quasi gli stessi identici risultati. Non solo ci si preoccupa per la propria salute, ma anche di problemi legati alla sostenibilità. Infatti, non tutti i metodi rispettano l’ecosistema marino.

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