Bollette, cosa accadrà da settembre: tra Bonus e aumenti la situazione è critica

L’estate è alle porte e si prevedono nuovi aumenti in bolletta da settembre. Arriveranno Bonus appositi a salvare le famiglie italiane?

Cosa ci aspetta nei prossimi mesi? Le spese sembrano non finire mai mentre i soldi quelli sì che finiscono.

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Bollette, le previsioni nei prossimi mesi – Informazioneoggi.it

Le previsioni per l’autunno/inverno 2023 sono più rosee rispetto a quanto accaduto nello stesso periodo nel 2022. Nascondono, comunque, velature scure che spaventano i contribuenti. Gli aumenti in bolletta ci saranno, complice il prezzo di luce e gas e l’uso dei termosifoni nonché del numero di ore di accensione delle lampadine in case. Ma dovrebbero essere contenuti secondo quanto riferito dal Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin grazie alle misure che il Governo metterà in atto contro il caro energia.

Di quali interventi si parla? L’ipotesi più attendibile è una proroga del Bonus sociale ossia dello sconto in bolletta la cui scadenza naturale sarebbe settembre 2023. Ma potrebbero essere prese altre decisioni di cui gli italiani verrebbero a conoscenza solo al momento dell’ufficializzazione della nuova Legge di Bilancio 2023.

Le previsioni nei prossimi mesi, cosa accadrà alle bollette degli italiani

Qualsiasi cittadino alla domanda “cosa prevedi nei prossimi mesi?” risponderebbe “rincari”. Seppur la speranza sia di una riduzione del costo della vita, la ragione ci porta a pensare che la normalità ormai questa. Prezzi sempre più alti e famiglie che combattono per far quadrare i conti. Generi alimentari, carburante, mutui, beni di prima necessità, gli incrementi sono esagerati e ora preoccupa la scadenza del Bonus sociale.

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Le misure contro gli aumenti – Informazioneoggi.it

Ricordiamo che si tratta di una misura riservata alle famiglie con ISEE sotto i 15 mila euro o 30 mila euro in caso di nucleo con quattro o più figli. Prevede sconti in bolletta della luce, gas e acqua. Come detto la proroga dovrebbe arrivare ma nulla di certo è stato ancora ufficializzato. Sarebbe uno sforzo economico pesante a detta del Ministro Fratin ma necessario. Un traguardo è stato, però, raggiunto. L’Italia ha ridotto notevolmente la dipendenza dalla Russia per il gas e nel 2024 la tendenza continuerà. Dovrebbero, infatti, essere pronti il rigassificatore di Piombino e di Ravenna mentre si affiancherebbe il Fondo nazionale per il reddito energetico per gli impianti fotovoltaici volti all’autoconsumo.

Destinatari sono anche in questo caso le famiglie con ISEE sotto i 15 mila euro o 30 mila euro in base al numero dei figli. L’obiettivo è permettere a tutti di avere accesso all’energia rinnovabile. A tal riguardo dovranno essere prese altre decisioni per evitare che la bolletta diventi nuovamente un grosso problema in futuro. Il Piano RepowerEU è stato inserito nel PNRR proprio per accelerare la transizione energetica prendendo le risorse dai Fondi Europei.

Ci saranno investimenti nelle infrastrutture (la Direttiva Case Green UE lo rende necessario) e negli Ecobonus. Speriamo che tutte le promesse diventino certezze.

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