Rialzo tassi di interesse: la BCE continua la lotta contro l’inflazione e prevede che la fine è ancora lontana

La Banca centrale europea (BCE) anche a luglio alza i tassi di interesse continuando a contrastare l’inflazione.

Pomeriggio del 27 luglio 2023: come previsto la BCE ha alzato i tassi di interesse ma saranno applicati a partire dal 2 agosto.

Rialzo tassi interesse
BCE alza i tassi di interesse: cosa succederà? (informazioneoggi.it)

La decisione di un rialzo del costo del denaro non è stata una sorpresa perché era nell’aria già dalla volta precedente. La lotta contro l’inflazione, comunque, sembra non fermarsi. Infatti, nel comunicato stampa rilasciato in seguito alla decisione di alzare i tassi di interesse, si prevedono ulteriori rialzi anche per i mesi successivi.

Tassi di interesse alzati di 25 punti base: inflazione resta alta

La decisione di alzare i tassi di interesse è stata presa all’unanimità e, come ha precisato Christine Lagarde durante la conferenza stampa a seguito della comunicazione del rialzo dei tassi, «serve per assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine». Sui tratta del nono rialzo dei tassi di interesse.

BCE alza i tassi di interesse
Aumento tassi interesse: l’inflazione non si ferma (informazioneoggi.it)

Un aumento che segue la comunicazione della FED (Stati Uniti) che ha sua volta, il 26 luglio, ha alzato i tassi di 25 punti base portandoli tra il 5,25% e il 5,50%: i più alti degli ultimi 22 anni. In Europa, invece, i tassi di interesse sono passati dal 4,0% al 4,25%. Nello stesso tempo, sono saliti i tassi sui conti deposito (passato al 3,75%) e quello sulla marginal lending facility passato al 4,50%.

Il futuro è ancora incerto ma la BCE prevede ulteriori aumenti, anche se «quello deciso a settembre non è definitivo. Potrebbe variare da un incontro all’altro» ha aggiunto Lagarde durante la conferenza stampa.

Ovviamente, il rialzo dei tassi di interesse avrà un impatto sui mutui, soprattutto su quelli a tassi variabili che potrebbero salire fino al 63%. Infatti, secondo le simulazioni dei siti Mutui.it e Facile.it se si considera un mutuo variabile di 126mila euro, sottoscritto a gennaio 2022 e con restituzione a 25 anni, il TAN (Tasso annuo nominale) è aumentato da 456 euro (ovvero, 0,67% al momento della stipula) ai 742 euro attuali. Quindi, un aumento di 286 euro al mese rispetto alla rata iniziale.

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