Se vi scoprono ad averlo vi ritirano il libretto: quando si parla di tuning

Ci sono alcune regole legate al possesso della propria automobile che in alcuni casi, possiamo dire sono quasi sconosciute.

Nelle ultime settimane si sta discutendo molto di automobili, di guida, sicurezza stradale e quant’altro. Il tutto è chiaramente legato alle recenti decisioni del Governo guidato da Giorgia Meloni di preservare quanto più possibile proprio la sicurezza sulle strade attraverso una riforma netta del Codice della strada. In questo specifico caso, però, non si fa riferimento propriamente alla condotta di guida del cittadino, ma a ben altro.

Vietato cambiare
Ritiro libretto circolazione – InformazioneOggi

Quello che spesso gli italiani non sanno, parliamo nello specifico degli automobilisti è che non tutto è concesso rispetto al potenziale utilizzo della propria auto. In sintesi, insomma, non può essere modificata la propria vettura secondo il proprio gusto, cosi come ultimamente di moda.

La modifica è prevista, certo, ma nello specifico bisogna fare in modo di rispettare di conseguenza tutto quanto previsto dalla legge per evitare che la vettura possa essere dichiarata in qualche modo illegale. Stiamo parlando del fenomeno del tuning auto.

In molti, negli ultimi anni, provvedono a modificare la propria vettura per gusto o per renderla in qualche modo più competitiva su strada, per intenderci. Il tutto viene comunemente denominato tuning. Tale pratica, cosi come anticipato può riguardare sia l’estetica che la meccanica stessa del veicolo.

Il regolamento che in qualche modo inquadra il tutto entro precisi limiti è chiaramente il Codice della strada. Il tutto è chiarito agli articoli 71, 72, 75 e 78 presenti nel Titolo III “Veicoli a motore e loro rimorchi”. La prima regola fondamentale è che ogni modifica deve risultare regolarmente omologata, conforme, quindi alle regole stabilite dal Ministero dei Trasporti.

Se vi scoprono ad averlo fatto vi ritirano il libretto: le modifiche ritenute illegali

In pratica tutte le modifiche effettuate sulla propria auto devono essere riportate sul libretto di circolazione per essere considerate, di fatto, legali. L’eventuale aggiornamento è effettuato dal Dipartimento trasporti terrestri, che successivamente rilascerà il documento qualora ogni modifica in questione rientrasse nella norma.

Nello specifico è passibile cambiare paraurti e minigonne, i fari e i cerchi della propria auto. Possono essere inoltre modificati il silenziatore di scarico e la marmitta, oltre che la stessa potenza del motore. Nel caso in cui una modifica non dovesse risultare omologata il Codice prevede il ritiro immediato del libretto di circolazione.

  • Le gomme non possono essere sostituire con tipologie e velocità differenti da quelle indicate dal libretto;
  • I paraurti non possono essere cambiati, tranne che il costruttore non preveda altri tipi omologati e opzionali;
  • Non è permesso circolare con i vetri oscurati che coprano di 180° la visuale del conducente. Si possono oscurare i finestrini laterali posteriori e il parabrezza posteriore, ma il marchio del costruttore deve essere visibile;
  • È vietata la sostituzione delle sospensioni sotto alcune soglie per ribassare le auto da strada, se non certificata dal costruttore. Alcuni marchi effettuano il ribassamento con certificato originale della casa originaria.

Le sanzioni previste nel caso in cui non risultassero omologate le modifiche attuate vanno da una pena pecuniaria di 422,00 euro al ritiro del libretto. Meglio non correre alcun rischio, insomma.

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